Sulmona, 16 ottobre-Unione e sinergia delle forze per poter creare una solida rete e assicurare ai borghi un futuro più roseo. Questo il messaggio lanciato oggi dalla sala consiliare del Comune di Scurcola Marsicana dove è in corso la tre giorni per il ventennale dell’associazione nazionale Borghi Autentici d’Italia.
Oltre 150 amministratori, delegati dei 270 territori, piccoli e medi comuni italiani che fanno parte dell’Associazione si sono dati appuntamento a Scurcola Marsicana non solo per festeggiare questo ambizioso traguardo, ma anche per avviare una fase di confronto che possa essere la base per poter costruire il futuro dei borghi.
Ad aprire la tavola rotonda “Tra passato e futuro, i Borghi sono i luoghi della contemporaneità – A vent’anni dalla fondazione, il rinnovo dell’impegno per i Sindaci dell’Associazione Borghi Autentici d’Italia” è stato il sindaco di Scurcola Marsicana, Nicola De Simone, che ha dato il benvenuto ai presenti e aperto la seconda giornata di festa e Renzo Soro, presidente Comitato Etico nazionale Bai.
“La nostra è importantissima rete perché ha una varietà di autenticità unica”, ha commentato il sindaco De Simone, “ben vengano quindi il confronto e il dibattito perché grazie all’unione e al confronto si può crescere”.
La discussione è entrata poi nel vivo con il seminario “Formazione, ricerca e innovazione per un modello di sviluppo sostenibile” durante il quale alcuni esponenti storici dell’associazione, come Stefano Lucchini e Ivan Stomeo (Presidente Fondazione Futurae), Mario Cicero, vice presidente nazionale Bai, Carlo Marcetti, docente universitario di Economia del Turismo, Fabio Fortuna, Rettore dell’Università Unicusano e Fabio Pollice, Rettore Università del Salento si sono confrontati dando degli spunti ai numerosi amministratori presenti sulla gestione futura dei borghi spesso alle prese con difficoltà quotidiane legate all’assenza dei servizi e alla carenza di infrastrutture. Al dibattito, coordinato da Mansueto Siuni, vice presidente nazionale vicario Bai, ha preso parte anche il presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso per il quale “la missione dell’associazione è importante e ha obiettivi difficili da raggiungere, ma al tempo stesso fondamentali per l’identità delle comunità. È il momento di definire, in una trattativa statale ed europea, quale è il modello di vita a cui ci si va a ispirare”.
Il dibattito è proseguito su “Attivare comunità e territorio per un sistema interconnesso con il Paese”, con l’introduzione della presidente dell’associazione Rosanna Mazzia, che ha ricordato l’importanza della collaborazione della rete dei borghi con realtà importanti come Infratel, Invitalia, Fondazione Ampioraggio e Bcc Roma che hanno partecipato, con dei loro rappresentanti, alla conversazione. Si sono interfacciati con gli amministratori presenti, sotto il coordinamento di Lapo Tasselli, Consigliere cda Fondazione Ampioraggio, Giuseppina Colantoni Vice presidente nazionale Bai, Emanuele Rallo componente Ufficio di Presidenza nazionale Bai, Gian Marco Verachi, Responsabile misura “Resto al Sud” di Invitalia, Giuseppe De Nicola, Direttore Fondazione Ampioraggio, Carmine Daniele Responsabile area governo crediti speciali e retail Bcc Roma e Serena Dell’Agli, responsabile servizi digitali e Wi – fi Italia di Infratel. “Se siamo qui è perché 20 anni fa c’è stato un investimento sul futuro grazie al nostro manifesto”, ha affermato la presidente, “vogliamo ripartire dalle nostre professionalità per ricostruire e guardare al futuro. I nostri borghi non sono cartoline illustrate del passato ma sono luoghi in cui si possono sperimentare innovazioni e tradizioni. I borghi devono essere luoghi dove vive bene la popolazione residente e poi dove magari arrivano anche altre persone”.
A tirare le conclusioni di tutta la tavola rotonda il neosenatore Guido Liris, Assessore regionale al Bilancio e alle aree interne. “Avendo gestito le aree interne per tre anni e mezzo”, ha evidenziato l’assessore regionale alle Aree interne e senatore Guido Liris, “ho avuto modo di conoscere le caratteristiche dei piccoli borghi che sono la maggioranza del nostro Abruzzo interno e di affrontare una grande sfida. I borghi autentici sono una specie di sindacato che riuniscono delle realtà simili le quali, non sentendosi rappresentate, si mettono insieme e presentano delle istanze. Dobbiamo dare l’opportunità ora a questi borghi, grazie a servizi e infrastrutture, di non vivere solo 20 giorni l’anno”.
Dopo una mattinata di lavori la festa è entrata nel vivo con il corteo lungo le strade del paese di sindaci e amministratori in fascia tricolore, lo svelamento della targa in piazza della Venere in ricordo dei 20 anni dell’associazione e la consegna degli attestati ai comuni più longevi. Entusiasmo per il momento di folklore in piazza della Venere dove, dalla fontana è uscito il vino mentre le donne in abiti d’epoca hanno distribuito le “ciammelle” scurcolane a tutti. I delegati si sono spostati poi a Massa d’Albe, comune della rete dei Borghi autentici d’Italia, dove le delegazioni degli amministratori hanno preso parte all’evento “Castagnata nel borgo”. Domani incontro del consiglio direttivo nazionale nella sala consiliare del Comune di Scurcola Marsicana.