Più di 150 esperti sono riuniti a L’Aquila per discutere le maggiori sfide riguardanti la progettazione dell’infrastruttura e del detector del più grande e sensibile telescopio di onde gravitazionali
L’Aquila, 18 ottobre Il workshop scientifico-tecnologico della collaborazione Einstein Telescope, che si svolgerà fino al 21 ottobre presso il Gran Sasso Science Institute, a L’Aquila. Il workshop è un importante momento per avvicinarsi alla realizzazione tecnica dell’Einstein Telescope, il progetto più grande e maggiormente avanzato in Europa per la realizzazione di un’infrastruttura sotterranea volta a ospitare le generazioni future di rivelatori di onde gravitazionali, che è recentemente entrato nel piano d’azione del Forum Strategico Europeo per le Infrastrutture di Ricerca (Esfri).Più di 150 esperti provenienti da vari Paesi europei si sono riuniti per discutere le maggiori sfide riguardanti la progettazione dell’infrastruttura e del detector.L’Einstein Telescope sarà uno dei pilastri della fisica moderna. Avrà un forte impatto sulla cosmologia, l’astrofisica e la fisica fondamentale. Essendo uno degli strumenti scientifici più complessi ad essere creati nel ventunesimo secolo, genererà nuove tecnologie negli ambiti dell’ottica quantistica, del rilevamento ad alta precisione, dei sistemi di vuoto, della ricerca sui materiali, del monitoraggio ambientale, con applicazioni nell’industria e nella ricerca anche al di fuori del campo delle onde gravitazionali. Il gruppo Et e le attività sperimentali al GSSI sono coordinate dal Prof. Jan Harms, già membro del comitato direttivo Et fino alla costituzione ufficiale della collaborazione Et nel giugno 2022, ora membro del Comitato di Collaborazione e presidente di divisione dell’E Instrument Science Board. Il gruppo Gssi contribuisce in questo modo anche allo sviluppo di tecnologie di controllo e riduzione del rumore per Et.