Sulmona, 20 Ottobre- Presentata questa mattina a Sulmona la prima mostra dedicata al pittore Sulmonese Gaetano Pallozzi, fondatore del Premio Sulmona rassegna internazionale d’arte contemporanea, la quale si inaugurerà sabato ventidue ottobre, alle ore diciotto, presso la Pinacoteca comunale d’arte moderna e contemporanea di Sulmona (Polo Culturale Civico Diocesano di Santa Chiara, Piazza Garibaldi).
Presenti il sindaco di Sulmona Gianfranco Di Piero, il professor Fabrizio Politi ordinario di diritto costituzionale nell’Università degli studi dell’Aquila, membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Carispaq, Marianna Scoccia consigliere regionale, Antonio FilippiPresidente dell’Associazione Culturale Sulmona Città D’arte, ente fondato il diciassette dicembre 2021, Mariolina Pallozzi figlia dell’artista Gateano Pallozzi, i pittori Nunzio Di Placido e Anna la Vella, Luisa Taglieri, Giordano Cruciani curatore, realizzatore della mostra, autore del libro dal titolo Gaetano Pallozzi le vite degli altri opera la quale sarà donata gratuitamente a ogni visitatore che, sabato, prenderà parte alla mostra, volume edito dalla casa editrice Leardini.
La mostra è un viaggio storico sulla vita, la passione, i successi, i traguardi prestigiosi di un artista sulmonese il quale, non è patrimonio solo della città Ovidiana e del territorio, ma dell’intero mondo dell’arte e della pittura internazionali. Gaetano Pallozzi il quale con ottima visione lungimirante, ed esperienza, realizzerà il Premio Sulmona vanto della città nel mondo internazionale. Cinquant’anni di edizioni della manifestazione hanno visto sfilare, nella passerella del Premio Sulmona, artisti di fama nazionale e mondiale, accomunati tutti nell’aver partecipato alle edizioni sin qui avutesi. Settanta saranno le tele esposte le quali rappresentano, in maniera immortale, la parabola artistica e geniale dell’artista Gaetano Pallozzi.
Tornando al volume, realizzato dall’autore Giordano Cruciani, è stato realizzato grazie al materiale storico documentale, fotografico, appartenente all’archivio privato della famiglia Pallozzi, la quale lo ha messo subito a disposizione. Si è inteso omaggiare un Sulmonese autorevole, ricordandolo nella maniera più consona con le sue opere artistiche. Le opere, che saranno esposte, appartengono al periodo storico contemporaneo il quale parte dagli anni quaranta, sino al duemilaquattordici. Non mancheranno inoltre materiali d’archivio inediti quali schizzi, fotografie, corrispondenze, pubblicazioni, oggetti, documenti personali, i quali ricostruiscono una storia intima ma generazionale, che si lega al proprio tempo e parla ora al nostro. Una storia radicata nella nostra città, che è stata osservata, studiata, vissuta ed incoraggiata. Il fine è quello di aver realizzato un autorevole, immortale, significativo viaggio storico sulla vita artistica di Gaetano Pallozzi,, ricordandolo sempre con deferenza, rispetto memoria indelebile. Un Sulmonese che amava l’arte, la città di Sulmona, la pittura, con le sue opere le quali sono l’immortalità più autorevole dell’artista, il mosaico della sua capacità nella pittura. La pittura, nel corso della storia, ha visto innumerevoli artisti realizzare opere che sono entrate di diritto nell’olimpo dell’immortalità di tutti i tempi.
Ogni opera realizzata rappresenta il mosaico dell’artista, che immortala per sempre il suo pensiero, la sua genialità nell’averla realizzata, le sue emozioni, la sua capacità di realizzazione. Il tempo, nel quale è vissuto l’artista Gaetano Pallozzi, è quello dell’Italia in un mondo che cambia, di una provincia e di una città in trasformazione: dalla civiltà contadina, alla piccola borghesia urbana, con il mutamento sociale del miracolo economico, le grandi migrazioni interne, la società industriale. Lo spazio è quello di una provincia silenziosa, di città più di tutte la sua Sulmona, che diventano «osservatorio e laboratorio del transito individuale e collettivo di più generazioni», con i loro salotti, vetrine, bus, discoteche, stazioni, sale d’attesa. Gaetano Pallozzi è di diritto nell’immortalità della storia della pittura; le sue opere rappresentano il mosaico più prezioso ed immortale della sua genialità.
Andrea Pantaleo