Sulmona, 22 ottobre-Cerimonia forense questa mattina a Sulmona, all’interno dell’Auditorium sito nel palazzo della Santissima Annunziata, da parte del foro di Sulmona, per la consegna delle toghe d’oro, ed una di diamante, ad alcuni avvocati i quali hanno dedicato una vita alla professione forense, al servizio dei cittadini, del mondo della giurisprudenza. I premiati sono stati gli avvocati Luciano Angelone, Ezio Colaiacovo, Edoardo Di Loreto, Anna Carolina Iannozzi, Vittorio Masci, Francesco Miraldi, Francesco Zurlo, i quali hanno ricevuto rispettivamente la targa d’oro per i quarant’anni di professione svolta, gli Avvocati Delio Guido, Michele Faraglia, Lando Sciuba, per i cinquant’anni di professione svolta; infine, per i settant’anni di professione di avvocato svolta, è stato premiato l’avvocato Lucio Speranza, il quale ha ricevuto la targa di diamante.
L’avvocato Lucio Speranza è uno dei pochi professionisti del diritto in Italia, ad aver ricevuto il prezioso, lodevole riconoscimento. Presenti alla cerimonia il Presidente dell’ordine degli avvocati Luca Tirabassi, il consiglio dell’ordine del foro di Sulmona, il sindaco di Sulmona Gianfranco Di Piero, magistrati, il Presidente del Consiglio Nazioale forense avvocato Maria Masi, Stefano Iafolla Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Sulmona, il nuovo Presidente del Tribunale di Sulmona Pierfilippo Mazzagreco, Giorgio Di Benedetto per anni Presidente del Tribunale di Sulmona, Luigi D’Orazio magistrato per anni in servizio al Tribunale di Sulmona in seguito della Corte D’Appello, ora in Cassazione, i parlamentari Gabriella Di Girolamo, Michele Fina, Etelwardo Sigismondi,Guido Liris, avvocati, magistrati degli ordini giudiziari della regione Abruzzo, cittadini.
Molta l’emozione negli occhi dei premiati, per questo riconoscimento professionale, il quale giunge per tutti a seguito della carriera professionale forense; molti i ricordi, molta la commozione da parte di tutti.
La cerimonia odierna è stata anche l’occasione per ricordare la battaglia senza sosta, portata avanti dal consiglio dell’ordine degli avvocati di Sulmona, dalle istituzioni tutte, per scongiurare la chiusura del tribunale cittadino, la quale ha visto tutti impegnati in prima linea, senza mai arretrare un sol istante. La giustizia, la difesa del cittadino, sono principi espressi ed impliciti consacrati dalla carta Costituzionale, così come vollero i padri costituenti, all’indomani dei lavori per redigere l’attuale Costituzione della Repubblica Italiana, entrata in vigore il primo gennaio 1948. Presenti in sala per la cerimonia avvocati anziani, giovani, giovanissimi, tutti a rappresentare la fondamentale continuità nella professione di avvocato, molto impegnativa per garantire la tutela dei diritti del cittadino.
Non è mancato il ricordo dei colleghi scomparsi, i quali hanno contribuito a rappresentare la professione forense in maniera encomiabile. La professione di avvocato ha origini davvero remote: rimonta difatti alla notte dei tempi. Il mestiere di avvocato è noto fin dall’antichità. Gli uomini di legge sono rispettati ed hanno, come oggi, grandi responsabilità. Il mestiere di avvocato è noto fin dall’antichità: già nel Medioevo è una professione molto praticata. Gli uomini di legge sono rispettati e hanno avuto, in ogni momento della storia, grandi responsabilità poiché tutelano i diritti dei cittadini, contribuendo all’amministrazione della giustizia. Nell’antica Roma, nella storia del diritto romano, la professione di avvocato è molto ambita.
Mediante la Lex Cincia del 204 Avanti Cristo si regolamenteranno le parcelle degli avvocati,. Fra le prime leggi, le prime normative per quanto concerne la professione forense, più vicine alla nostra epoca, ricordiamo la legge 8 giugno 1874, n. 1938, la legge 25 marzo 1926, n. 453 che rispettivamente regolamentavano l’esercizio e l’ordinamento delle professioni di avvocato e procuratore, ponendo come requisito, per l’esercizio, l’iscrizione in apposito albo professionale. La professione forense ha diverse discipline nei vari stati del mondo. In quasi tutti i paesi del mondo, per poter esercitare la professione, è necessario essere in possesso di un idoneo titolo di studio, nonché l’appartenenza obbligatoria a un dato ordine professionale, con obbligo di relativa iscrizione. La regolamentazione dell’iscrizione all’albo è diversa da Stato a Stato. Una figura quella dell’avvocato millenaria, storica, di grande valore e rispetto. Auguri a tutti i premiati, con l’augurio di continuare a svolgere la professione ancora per tanti anni, continuando all’arduo incarico di contribuire all’amministrazione della giustizia. Sempre come oggi per tutti gli anni che verranno.
Andrea Pantaleo