Sulmona, 30 ottobre- Secondo appuntamento al teatro Comunale Maria Caniglia di Sulmona, della settantesima stagione concertistica della Camerata Musicale Sulmonese, istituzione sorte nel marzo del 1953, concerto numero 1450 della storia della Camerata. L’orchestra Tzigana di Budapest ha incantato il pubblico del teatro Maria Caniglia, eseguendo un repertorio musicale di ottimo profilo qualitativo. L’orchestra Tzigana di Budapest è costituita da Budai Sandor violino solista e direttore, Halasz Ferenc al violino, Dani Janos alla viola, Okros Jozsef al contrabbasso, Kokeny Andor al cimbalon, Kovacs Karoly al violoncello.
L’ Orchestra Tzigana di Budapest nasce nell’anno 1969, a seguito dell’iniziativa proprio del Maestro Antal Szalai, in collaborazione con altri musicisti provenienti da varie orchestre di Budapest. Il fine, l’intento, l’obiettivo della formazione musicale, consta nel proporre al pubblico la valorizzazione del repertorio della musica tzigana, eseguendo al pubblico composizioni musicali di musica nazionale dell’epoca della riforma, della musica tradizionale csardas, ed arrangiamenti di canzoni popolari. La tradizione dell’orchestra tzigana muove i suoi primi passi circa trecento anni fa, tre secoli or sono e, da li in poi, viene costituita da un violino, una viola, un violoncello, un cimbalon. Il repertorio dell’orchestra è costituito non solo da musica ungherese tsardas, ma comprende anche composizioni della musica classica immortali, dello spessore della rapsodia ungherese di Liszt, Brahms,Danze Ungheresi, composizioni provenienti dai membri della famiglia Strauss, la musica rurale ungherese tradizionale. La loro terra natia, la loro energia originaria è destinata ad appassionare, coinvolgere, affascinare il pubblico di tutto il mondo. La musica tzigana è musica immortale, coinvolgente. Gli tzigani sono persone molto caratteriali e, la loro musica, tzigana, viene loro dal cuore. C’è molto sentimento ed è particolarmente romantica. La musica ungherese nella storia rimonta alla notte dei tempi ed appassiona, coinvolge.
La csárdás o csárda o czardas, detta in italiano ciarda è una danza popolare ungherese, caratterizzata da momenti lenti e in seguito un ritmo incalzante. Il termine ciarda significa osteria e, nella storia, è stato il ballo, la danza tipica dei locali ungheresi, nei quali il tempo si è fermato mantenendo intatto il glorioso passato. Le Danze Ungheresi vedono uno dei padri della loro composizione il musicista imperituro Johannes Brahmsagli inizi della sue celebre, immortale carriera di compositore musicale. Danze ungheresi perché appartengono alla secolare, affascinante terra d’Ungheria, con le sue tradizioni, usi, costumi, giunti sino ai nostri giorni. Nell’anno 1852 il musicista ungherese Johannes Brahms inizia a comporle; negli anni successivi le danze ungheresi avranno diffusione in tutta Europa, riscuotendo ovunque molto successo. Le Rapsodie Ungheresi invece sono composizioni musicali scritte da altro genio della musica d’Ungheria, Franz Liszt. Si ispirano ai moti patriottici ungheresi del 1848, la rivoluzione ungherese del 1848, la quale è stata una delle molte di quell’anno, strettamente legata alle altre rivoluzioni del 1848 nelle aree dell’Impero asburgico. Essa nasce in seguito alla dichiarazione d’indipendenza del popolo ungherese, guidato dal liberale Lajos Kossuth, dalla dominazione asburgica La musica ungherese è ambasciatrice nel mondo della millenaria terra d’Ungheria, con la sua storia gloriosa; l’Orchestra Tzigana di Budapest, continua la storia musicale e culturale della secolare Ungheria, deliziando e affascinando le platee di tutto il mondo.
L’attenzione si sposta a domenica 6 novembre 2022, alle ore diciassette e trenta, sempre al teatro Comunale Maria Caniglia, con il concerto Gershwin Suite con Marco Guidolotti jazz Quartet con Marco Guidolotti al sax baritono, Felice Tazzini al pianoforte, Francesco Puglisi al contrabbasso, Valerio Vantaggio alla batteria.
Andrea Pantaleo