Sulmona, 9 novembre- “Continua l’inerzia del governo regionale di centrodestra verso le società sportive abruzzesi lasciate senza sostegni ad affrontare la crisi energetica in atto: nonostante la mobilitazione, le proteste e le richieste di aiuto da parte dei responsabili delle tante società che operano nei vari settori, la Regione non si è mossa. Ad oggi, dunque, a parte l’interesse per la nuova legge elettorale per le regionali 2024, quello per le poltrone da rioccupare in Giunta e quelle da accaparrarsi in altri ambiti istituzionali, non registriamo nessun provvedimento concreto a favore delle famiglie, delle imprese, delle società sportive, soggetti che sono in trincea nel periodo più buio della crisi post pandemica ed energetica”, Così il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Silvio Paolucci e il consigliere Pierpaolo Pietrucci.
“Lo shock energetico e i rincari non interessano chi governa l’Abruzzo – proseguono – e nonostante l’accordo milionario con il Napoli Calcio, poco gli interessa anche se l’attività sportiva locale rischia la paralisi sui territori, perché non ce la può fare a sostenere gli aumenti e così sono gli abruzzesi a pagare in prima persona anche i costi economici e sociali di questa incredibile mancanza di iniziative – rimarcano i due consiglieri – L’Abruzzo è fra le pochissime regioni italiane a restare con le mani in mano e a lasciare la comunità solo con gli attesi aiuti governativi. Con le risorse regionali disponibili si potrebbe fare qualcosa subito, ma oltre a bocciare in Consiglio le nostre proposte a favore delle fasce più colpite e a bloccare per un mese i lavori dell’Assemblea a causa di litigi e fratture politiche che accompagnano il rimpasto di Giunta post elezioni, nulla si muove nemmeno sul fronte sportivo, dove si prospetta una stagione nerissima. A seguito degli impegni presi mesi fa con le società del nuoto a cui non ha fatto riscontro alcuno stanziamento, continuiamo a non registrare scelte decisive da parte della Regione Abruzzo, dell’ormai ex Assessore allo sport Liris che è stato anche Assessore al Bilancio prima di volare a Roma. Basterebbe una variazione di bilancio capace di contenere quegli interventi strutturali e incisivi indispensabili per evitare la chiusura a breve degli impianti e, soprattutto, per salvare centinaia di posti di lavoro nel settore