Sulmona,9 novembre– Ho presentato in Senato un Disegno di Legge che delega il Governo a disciplinare le attività di prevenzione sismica, la fase emergenziale e la successiva fase della ripresa economica e della ricostruzione, e a sostenere economicamente i familiari delle vittime.
La notizia shock dello scorso ottobre, relativa al concorso di colpa riconosciuto dal Tribunale Civile dell’Aquila alle vittime dal crollo della palazzina in Via Campo di Fossa nel 2009 assieme alle odierne notizie relative allo sciame sismico che interessa la regione Marche, mi ha spinto ad intervenire nuovamente su un tema che, purtroppo, si conferma ricorrente.Lo ha annunciato la senatrice sulmonese Gabriella Di Girolamo (M5S)
“Gli eventi sismici- spiega Di Girolamo– non sono sporadici e negli anni, ne abbiamo ormai la contezza, hanno prodotto innumerevoli perdite di vite umane insieme a disastri in termini economici, generando nelle comunità ripercussioni di carattere sociale per la cui ricostituzione spesso occorrono più anni rispetto alla ricostruzione materiale stessa.
Basti ricordare a tal proposito i più recenti accadimenti in Friuli nel 1976, in Val Nerina nel 1979, in Irpinia nel 1980, nel Parco nazionale d’Abruzzo nel 1984, in Umbria-Marche nel 1997, in Molise nel 2002, in Abruzzo del 2009, in Emilia Romagna-Veneto-Lombardia nel 2012, e in Italia centrale nel 2016/17.
In ragione di questi dati, è necessario non ripetere gli stessi errori del passato, ma occorre avere la consapevolezza che non esistono «calamità naturali» ma solo eventi naturali che si trasformano in calamità, dovuti, perlopiù, a negligenza tecnica associata a territori vulnerabili e impreparati.
È ormai improcrastinabile quindi promuovere una costante politica di definizione delle attività di previsione, prevenzione e mitigazione dei rischi connessi agli eventi sismici, di pianificazione e gestione della fase di emergenza nonché di attuazione coordinata degli interventi per la riparazione, la ricostruzione e il ripristino della funzionalità dei servizi essenziali e per ridurre il rischio residuo nelle aree colpite dagli eventi. Il senso più nudo è, in sostanza, evitare che ad ogni terremoto si ricominci “da capo” ignorando, nel bene e nel male, le esperienze passate.
Quanto alle famiglie delle vittime – conclude– ritengo sia necessario istituire un fondo con dotazione iniziale pari a 10 Milioni di euro incrementato annualmente, al fine di dare attuazione al principio costituzionale di solidarietà sociale e dal quale verranno elargiti sostegni economici doverosi, a favore dei componenti delle famiglie colpite dalla perdita dei propri familiari.
Mi aspetto un impegno parlamentare trasversale, anche da parte dei colleghi di questa maggioranza, affinché questo Disegno di Legge concluda il proprio percorso normativo nel minor tempo possibile per il bene e la sicurezza di tutti i cittadini che vivono nei tanti territori italiani ad alto rischio sismico”.