Sulmona,17 novembre– Sulmona si aggiudica con altri comuni italiani la qualifica di CITTA’ CHE LEGGE per il biennio 2022-2023, dimostrando di avere i requisiti richiesti nell’avviso pubblico reso noto lo scorso giugno.
Con questa qualifica la nostra Città ottiene il via libera dunque alla partecipazione all’omonimo bando di finanziamento per progetti meritevoli che abbiamo come obiettivo la promozione del libro e della lettura.
“Oltre all’indubbio valore locale dell’iniziativa, il progetto permette di attivare una rete di relazioni tra le città “che leggono” (Pescasseroli e Avezzano) che possa rafforzare e valorizzare il messaggio positivo della lettura e il suo alto valore sociale e culturale. Mi attiverò nei prossimi giorni, insieme ai promotori, che ringrazio per l’iniziativa, per dare forza e contenuto al progetto e valorizzarlo attraverso la relazione con gli altri Comuni”.Lo afferma l’Assessore alla Cultura Rosanna Tuteri
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Non riusciamo a comprendere l’entusiasmo dell’Assessore comunale alla cultura attorno a questa decisione che non è niente di eccezionale visto che interessa ben 720 comuni italiani una cinquantina dei quali anche abruzzesi. Fra questi centri piu’ grandi di Sulmona come Pescara,Teramo,Avezzano, Francavilla,Lanciano,San Salvo,San Vito Chetino ma anche centri piu’ piccoli come Scafa,Pescasseroli,San Giovanni Teatino,Popoli,Giulianova,Alba Adriatica,Cepagatti ecc.
Ma al di là del numero degli abitanti la nostra città sicuramente presenta il limite delle strutture.La biblioteca comunale, luogo simbolo per i libri, è chiusa da ben tredici anni dal terremoto dell’Aquila e la biblioteca dell’Agenzia di promozione culturale trasferita da Palazzo Portoghesi ad un luogo molto distante da Piazza Venezuela e quindi praticamente inaccessibile al cittadino utente. Anzi la cosa piu’ irritante che il governo di centrodestra alla Regione da quattro anni aveva garantito ai propri rappresentanti locali che ben presto sarebbe stata riaperta la struttura.Clamorose le promesse di un Consigliere regionale che incalzato su questi ritardi ammise pubblicamente “ Entro l’anno i sulmonesi riavranno Palazzo Portoghesi regolarmente agibile”.
Eravamo agli inizi del 2019 e la situazione oggi è ancora come allora. E’ strano che nessun consigliere comunale, provinciale,regionale e perfino il parlamentare avertano la sensibilità di fare chiarezza e difendere gli interessi della nostra città . Ma questa è la politica che si pratica a Sulmona perché meravigliarsi ?