Sulmona, 21 dicembre– Nella giornata del 19 dicembre 2022, l’Azienda per il diritto agli studi universitari (ADSU) ha reso nota la graduatoria assestata delle borse di studio, per gli studenti aventi diritto, riguardanti l’anno accademico 2022/2023. Ben 650 ragazzi si ritrovano ad essere idonei ma non beneficiari della borsa studio spettante di diritto. Ancora una volta a venir meno è la fiducia dei giovani nei confronti delle Istituzioni che dovrebbero rappresentare un sostegno e non uno scoglio da superare. La lotta degli studenti universitari non ha mai cessato di avanzare nel corso degli anni per poter stabilire l’equità in merito al diritto allo studio. Un diritto che non andrebbe sottovalutato data la crisi accademica. A risentirne non saranno solo gli studenti non beneficiari di un diritto ma tutto l’ecosistema universitario, a iniziare dalla diminuzione del numero di iscritti e del numero di alloggi per studenti. Il diritto allo studio non può e non deve essere interpretato in quanto elitario e selettivo ma come sostegno a favore della distribuzione omogenea di risorse.
L’Udu AQ torna a sollecitare la Regione per poter permettere agli studenti che hanno scelto di studiare nel territorio di garantire un valore aggiunto di conoscenza e preparazione. L’appello è determinato al corretto conseguimento dell’iter approvato dal ministero. Uno stanziamento che non solo permetterebbe agli studenti idonei non beneficiari di poter programmare il proprio futuro ma concorrerebbe alla corretta funzionalità di un sistema universitario corretto e inclusivo.
“Non un buon risveglio quello dei 650 studenti universitari risultati idonei ma non beneficiari a ridosso delle vacanze di Natale- si legge dal comunicato– senza Babbo alle porte con la borsa di studio in mano. Come negli anni passati si ritorna ancora una volta a denunciare il ritardo della Regione nella partecipazione al diritto allo studio. Come studenti si vuole sottolineare che le 650 borse di studio mancanti derivano dal fatto che la Regione non ancora stanzia la quota che è tenuta a mettere per legge, ovvero almeno il 40% rispetto a quanto erogato dal ministero. Pertanto,si invita la regione a prevedere questa somma nel bilancio che verrà approvato a fine mese in modo tale da coprire tutti i 650 studenti idonei e non beneficiari lasciati fuori. La Costituzione Italiana nell’articolo 34 cita: “… I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi…” In ogni caso l’Unione degli Universitari (UDU), sempre dalla parte degli studenti e del diritto allo studio combatterà fino alla fine per vedere riconosciuta la borsa di studio ai 650 studenti e studentesse”.
L’UDU si mostra sempre in prima linea quando c’è da ristabilire l’equilibrio dei diritti dello studente. Un’organizzazione che fa ben sperare per un futuro giusto e paritario, senza falle egualitarie, affinché nessuno venga lasciato indietro nella maratona che porta alla costruzione del bagaglio formativo di ogni collega universitario.
Chiara Del Signore