Riguarderà la “Intensificazione sostenibile delle produzioni ortofrutticole di qualità” “è il quinto polo del sistema universitario integrato d’Abruzzo”.Lo hanno annunciato oggi l’.Avv. Aurelio Cambise,Ing. Giovanni Ceglie e Sig. Giovanni Domenico Mancini
Avezzano, 17 gennaio– Ne abbiamo promosso la necessità sin dal lontano 2015 quando presso il Comune di Avezzano, partecipammo ad un incontro con l’ex Magnifico Rettore dell’Università di Teramo, Prof. Luciano D’Amico, con l’ex Preside della Facoltà di Giurisprudenza, Prof.ssa Maria Floriana Cursi e con il Prof. Mario Fiorillo, per l’eventuale istituzione di un polo universitario in Avezzano, con corsi di laurea dedicati anche all’agro – alimentare. Nel 2016, incontrammo, presso la Regione Abruzzo, l’ex Presidente, Onorevole Luciano D’Alfonso, e chiedemmo il cambio della destinazione d’uso dei Granai del Palazzo Torlonia, allo scopo di renderli fruibili per il Corso di laurea Magistrale in Giurisprudenza a ciclo unico quinquennale e per la creazione di un eventuale Corso di laurea in Agraria. E’ necessario riprendere il progetto di realizzare un Campus universitario all’interno del Parco Torlonia. L’8 aprile 2017, presso il Comune di Avezzano, incontrammo i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale, l’attuale Magnifico Rettore dell’Università di Teramo, Prof. Dino Mastrocola, allora Prorettore, ed i Professori, Paolo Marchetti, allora Preside della Facoltà di Giurisprudenza, Antonello Paparella, allora Preside della Facoltà di Bioscienze e tecnologie agro – alimentari e ambientali e Guido Saraceni, per parlare del miglioramento delle condizioni della sede distaccata di Giurisprudenza e dell’aumento dell’offerta formativa.
“Pochi ne erano convinti- sostengono Cambise,Ceglie e Mancini– anche se viviamo nel Fucino, noto come Orto di Roma. Molte le problematiche sollevate, dalla carenza di aule alla carenza di strutture di accoglienza per eventuali studenti.Innumerevoli sono stati i richiami alla vocazione agricola del territorio, che potesse viaggiare parallela alla realtà industriale presente. In un Orto di 13.000 ettari coltivabili, al momento del prosciugamento del Lago nel 1875, è sempre apparso poco lungimirante non impiantare un Corso di laurea legato all’oro del Fucino, alle tante aziende agricole, che hanno prodotto la famosa patata IGP, e che sono apprezzate per la loro capacità di creare economia circolare ecosostenibile e rispettosa dell’ambiente.
Oggi, pero, grazie ad un lavoro diplomatico intenso e certosino dell’attuale Amministrazione Di Pangrazio, si è avuta la svolta.
Un Corso di laurea triennale professionalizzante– conclude la nota- è partito con trenta studenti circa, che potranno innestarsi nel ricco tessuto operativo del territorio e che, avendo acquisito conoscenze specifiche potranno dare un contributo innovativo e di sviluppo alla già famosa attività presente. Infine il CRUA (Ex CRAB) potrà essere rilanciato, grazie al Corso di laurea in “Intensificazione sostenibile delle produzioni ortofrutticole di qualità” dell’Università di Teramo, essendo un centro di ricerca di eccellenza non solo regionale e marsicano, ma anche internazionale”.