Sulmona, 20 gennaio– “I dati diffusi dall’Ufficio studi Confartigianato Imprese che certificano, per il 2023, un PIL abruzzese al +1.1%, più del doppio rispetto a quello nazionale, ci consegnano una regione in salute e soprattutto sono la migliore risposta ai tanti, troppi, profeti di sventura che leggiamo ogni giorno. Questi risultati invece sono la dimostrazione di una politica attenta e ragionata che si sta portando avanti nonostante le numerose difficoltà. Peraltro un dato fortemente positivo nonostante il comparto automotive, trainante per la nostra regione, ha subito a causa della pandemia prima e della guerra ucraina poi” E’ quanto sostiene oggi Mauro Febbo Capo gruppo in Consiglio regionale di Forza Italia
” Tra l’altro- aggiunge Febbo- stiamo per entrare nel pieno dell’attuazione delle manovre legate ai fondi strutturali europei, finalmente sbloccati da Bruxelles, che per l’Abruzzo valgono 1 miliardo e 100 milioni da destinare a sostegno dei comparti dell’industria, del commercio, dell’artigianato e dell’agricoltura, così come per i fondi di sviluppo e coesione, altri 800 milioni di euro, che rappresentano un’altra ghiotta occasione per rafforzare il sistema delle infrastrutture e del riequilibrio territoriale. Senza dimenticare, inoltre, le risorse messe a disposizione dell’Abruzzo dal PNRR che valgono altri 4 miliardi di euro. I dati dell’Ufficio studi Confartigianato Imprese confermano inoltre la serietà e la compostezza nelle scelte portate avanti ma soprattutto il giusto approccio del mondo imprenditoriale che non si lascia certo incantare da qualche “stonatura” di alcune sigle sindacali
. D’altronde, i contatti e le richieste per gli insediamenti nelle zone Zes, il crescente sviluppo mercantile nei porti di Vasto e Ortona unitamente all’incremento esponenziale del trasporto merci su ferro con Sangritana e l’interscambio con Manoppello sono un’ulteriore dimostrazione di fiducia nei confronti della programmazione di questo governo regionale. Questi dati saranno utili per le scelte future che dovranno certamente interconnettersi con le linee di sviluppo tracciate a livello nazionale ed europeo”.