Sulmona, 22 gennaio – Capita, durante il giorno, di arrancare e di attendere il buio della notte per rimettersi in pari, altresì succede di duellare con la notte e di invocare la luce del giorno per riaffiorare in superfice.
In L’UOMO che parlava con le STELLE il buio è condottiero verso la bellezza dell’infinito, il giorno si impregna del bello che l’immensità della volta celeste instilla nei protagonisti durante le notti estive.
La fretta e la superficialità spingono a comprimere il “bagaglio vita”, generando illusioni che prima o poi sfociano in tristezza, solitudine, debolezza. Trovare il coraggio per aprire la propria valigia indossandone ogni singolo capo, incoraggiando le proprie propensioni non è azione scontata, serve un aiuto, una spinta. Gianluca Galotta elegge a strumento di ciò il ricercatore universitario Fausto Gagnanini. Fausto a sua volta, da buon cultore dell’astronomia, chiede ausilio al sistema solare. Il buio, quello velenoso, quello dell’animo non risparmia neppure lui, ma Fausto detiene l’antidoto e non esiterà a metterlo a disposizione di tutti i coinvolti nelle vicende narrative.
Un romanzo che va letto alzando gli occhi al cielo con l’umiltà, la consapevolezza e l’orgoglio che si è parte integrante di un creato irripetibile.
Per trattare temi di importanza sociale, economici e di “restanza” il professore e scrittore Gianluca Galotta, non chiede ausilio a grandi esperti o a località note, bensì ambienta la sua storia a Roccalucente, un borgo di fantasia dell’entroterra abruzzese. Un luogo all’apparenza come tanti con i problemi di tanti, alle prese con lo spopolamento, con la chiusura delle attività commerciali, sacrificato alle incapacità di amministrazioni miopi.
Sin da subito l’autore mira ad una coesistenza, pacifica, fra universo e umanità. Quest’ultima, se non investita di grandi onnipotenze, potrebbe assurgere ad essere sorella Luna, pertanto, non detentrice di luce propria, ma beneficiaria dell’omaggio di luce di fratello Sole. Ma l’umano è spesso errante!
Gli indigeni sono condotti per mano, anzi attraverso un microscopio a scoprire che il buio che avvolge il loro borgo è futuro, è riscatto e respiro economico. Avanzando nella lettura si coglie il potere di una stella cadente, lei è di tutti, chiunque da ovunque può esprimere il suo desiderio. La bellezza non si possiede, ma si può mettere a coltura nel proprio animo e condividerla con il prossimo.
L’amore, il desiderio, il fare non devono avere misura si deve investire su di essi senza l’attesa del ritorno, ognuno dia a modo proprio.
Tra la particolarità di un pianeta, nel mezzo di una chiacchierata, l’autore calibra saggiamente l’introduzione di passaggi filosofici appartenenti a Kant, a Sant’Agostino, a Blaise Pascal, tutto a dimostrazione che le equazioni e gli astri non annullano l’uomo sotto il profilo umanistico, sono semplicemente la chiave di lettura necessaria in un agire spesso egoistico ed isolato.
Ad avere parola e ruoli sono tanti in L’ UOMO che parlava con LE STELLE, neppure il parroco è esente da questa chiamata alle “armi buone”. La narrazione incalza sempre più, ci si trova davanti a personaggi che da passivi abitanti diventano amministratori ed imprenditori del proprio comune, si dedicano all’accoglienza turistica, valorizzando ciò che per decenni è stato ritenuto zavorra, scoprono che il buio li aiuta a vedere meglio loro stessi e quello che li circonda.
Insomma, siamo davanti ad una guida al far bene per sé e per i luoghi in cui si vive. Tutti i giorni si parla di natura, di ecologia, di vita sana fatta di semplicità e di genuinità, in questo libro vi sono i mezzi, gli strumenti e le dimostrazioni che alla teoria può seguire la pratica, basta volerlo!
Gianluca Galotta innesta uno scritto che è filiera corta fra l’abitante e i suoi luoghi di appartenenza, parlando di amori, di amicizie e di famiglie suggerisce come i piccoli borghi possono essere luoghi di rinascita e di sviluppo, senza passare per infrastrutture o per progettualità mega galattiche ed inquinanti. Insomma, mostra un fare intelligente, rispettoso ed onesto, indirizza al valore intrinseco che ogni piccola realtà territoriale possiede.
Opera letteraria da far giungere su scrivanie di sindaci, imprenditori e cittadini poco partecipi alla vita di comunità!
Cesira Donatelli
L’ UOMO che parlava con Le STELLE di Gianluca Galotta
(edito Graphofeel)