La denuncia arriva dal Capogruppo in Consiglio regionale di “Abruzzo in Comune” Sandro Mariani anche se ovunque sta divampando la polemica. E secondo gli osservatori più attenti ai problemi del settore siamo appena agli inizi
Sulmona, 17 febbraio- “Solo 5 mesi fa, in piena campagna elettorale, Giorgia Meloni dichiarava: “Fratelli d’Italia ha sempre chiesto che non si cambino le regole in corsa e propone misure per sbloccare il mercato dei crediti incagliati, facilitando la cessione alle imprese che si trovano oberate dai crediti chiusi nei cassetti fiscali e prigionieri delle frequenti modifiche normative”. Con il provvedimento di ieri, invece, blocca tutto e manda in rovina migliaia di imprese e famiglie provando a scaricare le proprie colpe!” interviene così il Consigliere Regionale e Capogruppo di “Abruzzo in Comune” Sandro Mariani sul decreto-legge approvato ieri dal Consiglio dei Ministri che blocca le cessioni dei crediti dei super bonus e impedisce i così detti “sconti in fattura”.
“Ma il teatro dell’assurdo è andato oltre: mentre nella nostra Regione i due Presidenti di Regione Marsilio e Sospiri si vantavano di aver predisposto una legge regionale per permettere la cessione dei crediti alla Regione Abruzzo, vantando anche un’interlocuzione diretta con il Ministero dell’Economia grazie alla mediazione del Senatore Liris di Fratelli d’Italia, a Roma il loro Governo scriveva una norma che impedisce proprio la cessione dei crediti alle regioni!
A questo punto la situazione è paradossale: o non sanno quello che i loro compagni di partito fanno a Roma o mentono sapendo di mentire” ha rincarato la dose Mariani. Il Consigliere Regionale di “Abruzzo in Comune” rivolge quindi un appello a tutti i parlamentari abruzzesi “affinché facciano sentire la voce del territorio e delle migliaia di imprese che tra poco rischieranno di chiudere i battenti con i cassetti fiscali pieni di crediti generati legittimamente da una legge dello Stato, lasciando cantieri fermi e inconclusi e mettendo in crisi decine di migliaia di posti di lavoro nel comparto edile: quello che sta succedendo è l’emblema di una classe politica di improvvisati pericolosi alla guida del nostro Paese!”.