Sulmona,5 marzo-Anche la FISR inizia a preparare la stagione agonistica internazionale che la vedrà impegnata nelle più importanti manifestazioni europee e mondiali con l’ormai consolidato intento di primeggiare con il maggior numero di medaglie nei diversi settori in cui si esplica il pattinaggio. Pertanto anche il sulmonese Marco Carrozza fisioterapista–osteopata, in pianta stabile nell’organico del settore medico-sanitario della Federazione in questione, ha partecipato in questi giorni al raduno riservato agli atleti e atlete del pattinaggio artistico, che si è svolto a Riccione, in predicato di partecipare ai Campionati Europei, all’Europa Cup e ai Campionati del Mondo e alla World Cup.
Tali raduni, che nei prossimi mesi si susseguiranno con una certa frequenza, al fine di preparare nel miglior modo possibile le rappresentative azzurre in grado di lasciare poco spazio alle compagini avversarie che da anni subiscono lo strapotere del pattinaggio a rotelle italiano, sempre all’avanguardia e sempre più attento alle innovazioni con cui lo staff tecnico sanitario deve allenare e mettere, quindi, i propri atleti/e nelle condizioni più efficaci per poter conseguire gli obiettivi prefissati.
A tal proposito va ricordato che la FISR tiene molto al rapporto di collaborazione tra il settore tecnico e quello medico sanitario, in quanto ritiene tale aspetto fondamentale ai fini dei risultati da raggiungere. Pertanto il lavoro del fisioterapista non si basa solo sul compito di recupero degli atleti con problemi di traumi o di affaticamento, che pure assume la sua validità, ma consiste nel valutare quale tipo di lavoro è adatto a ciascun atleta e a verificarne l’efficacia attraverso la manipolazione. Un metodo sicuramente innovativo che mette il preparatore nella condizione di correggere il carico o di cambiare addirittura il tipo di preparazione per un altro migliore e meno a rischio per la muscolatura e le articolazioni molto sollecitate nella specifica disciplina.
Se si osserva quello che succede in altri sport, dove i numerosi infortuni rendono saltuarie le presenze di campioni nelle loro squadre o in tornei o campionati individuali come il tennis o l’atletica, la metodica utilizzata nel pattinaggio appare molto avanzata e foriera di risultati importanti che consentiranno ai tecnici responsabili di schierare la migliore delle possibili formazioni senza la rinuncia per infortuni degli atleti più rappresentativi.
Ad ogni buon conto il professionista sulmonese è atteso da nuove e significative esperienze internazionali che, sicuramente, arricchiranno il suo bagaglio professionale e lo renderanno più pronto a trovare nuove soluzioni per rendere gli atleti meno soggetti ad infortuni che, com’è stato detto in precedenza, costituiscono un danno per le Federazioni e per le società di appartenenza.