Tre Associazioni locali aprono una questione che rischia di dividere il paese ed evidenziano le caratteristiche e la quantità di acqua che si produce giornalmente il territorio che rappresenta una risorsa straordinaria. Ecco perché, spiegano, forse è meglio agire “democraticamente e non populisticamente”
Popoli, 7 marzo– L’amministrazione comunale popolese vorrebbe cambiare il nome di Popoli Città delle Acque In Popoli Terme. A nostro avviso bisognerebbe tener conto che Popoli ormai da un trentennio, è stata definita e conosciuta, ma anche Deliberata ufficialmente da un Consiglio Comunale, con il suffisso, “Città delle acque” su proposta degli ambientalisti del WWF, Italia Nostra, Sole Italico e Pronatura, con un convegno tenutosi al Teatro Comunale nei primi anni 1991 dal Titolo “Popoli, Città delle Acque” appunto. E’ quanto sostengono in un apposito documento le Associazioni Ripensiamo il Territorio, Comitato European Water Pole e Luci Su Popoli
“Le acque sono una riconosciuta caratteristica storicamente indiscutibile della città, sostengono le tre Associazioni, e basti ricordare che tutte le risorgive del territorio popolese, producono 12.000 litri al secondo, pari a 1 miliardo di litri al giorno, che corrisponderebbe a dissetare potenzialmente i 750.000 di abitanti europei ed oltre. Valore e dimensione che cogliemmo da oltre un trentennio fa. E’ bene ricordare che le Terme possono essere sì un aspetto importante, ma vengono concettualmente a valle del concetto e principio generale delle “LE ACQUE” con tutte le tante conseguenze positive, terme comprese. Perciò non bisogna mettere il carro davanti ai buoi, sarebbe insensato. Ne conseguirebbe che legare il nome alle terme, sarebbe una diminuzione rischiosa per il nostro futuro. Se le Terme non si realizzassero o non funzionassero, si farebbe un “buco nell’acqua” con tutto lo scorno conseguente.
La logica suggerirebbe, quindi, di far maturare prima il progetto e dopo, eventualmente, attrezzarsi per un eventuale cambio di nome. Altrimenti come ci insegnano gli antichi si metterebbe il carro davanti ai buoi. Altro elemento da considerare è che il suffisso “Terme” è ormai abbastanza inflazionato, e non sarebbe un arricchimento attrattivo. Al contrario lo sarebbe quello delle Acque, in un momento storico come l’attuale, dove sta emergendo la crucialità dell’elemento “ACQUA”. Questo sì che significherebbe valorizzare il Territorio e le sue componenti sostanziali. In ogni caso – concludono le Associazioni- qualora si procedesse, bisognerà passare per il coinvolgimento dei cittadini nelle opportune forme di legge, attraverso un propedeutico concorso di idee e un apposito Referendum che metta nelle loro mani la scelta democraticamente e non populisticamente per alzata di mano, come si come si sta tentando di fare. Con l’occasione sottoponiamo in allegato la scheda bozza progettuale sottostante : “European Water Pole”, approntata relativamente a Popoli e la sua importanza Europea grazie alle acque, chiamando a raccolta le Eccellenze Popolesi”.