Sulmona, 12 marzo- La Camerata Musicale Sulmonese, celebra istituzione della città di Sulmona compie settant’anni di vita e, per l’occasione, si è avuto il concerto del pianista di fama mondiale Pietro De Maria. Per il suo anniversario dei 70 anni la Camerata Musicale di Sulmona torna alle origini e propone, come allora, un concerto di pianoforte affidato oggi al pianista Pietro De Maria. E’ il 14 marzo 1953 quando allo splendido Teatro Comunale di Sulmona, fiore all’occhiello della città, il concerto di un giovane ma già affermato pianista, Jean Micault, dà il via all’attività della appena costituita Camerata Musicale fondata, solo pochi giorni prima, da un gruppo di ”… numerosi amatori di musica riunitisi in un albergo del centro, con il programma di dar vita a una Associazione Musicale che, perseguendo scopi educativi, organizzasse concerti di musica classica e conferenze, aderendo al vivo desiderio dei cittadini sulmonesi.” Questo si legge tra le prime righe dell’Atto Costitutivo. Così il concerto inaugurale del pianista, con la presenza di un pubblico incredibilmente numeroso, dà inizio ad una imponente attività artistica della Camerata Musicale Sulmonese Onlus che, per gli anni a seguire, è rimasta fedele ad un progetto artistico finalizzato all’offerta di occasioni uniche di ascolto per una vera e propria educazione musicale, e che ha portato, negli anni a Sulmona, quanto di meglio offriva il panorama musicale internazionale (da Nicolaj Orloff, Sviatoslav Richter, Michele Campanella, Ivo Pogorelich, Salvatore Accardo, George Cziffra, Uto Ughi, Alirio Diaz, Nikita Magaloff, Mario Brunello, Lazar Berman, Serghej Krilov solo per citarne alcuni), diventando in 70 anni una prestigiosa Istituzione Musicale che si adopera per la diffusione della cultura musicale nel territorio e nella regione.
Oggi, oltre alla programmazione della stagione musicale al Teatro Caniglia, la Direzione Artistica della Camerata propone una interessante calendario di appuntamenti al Teatro “P.F.Tosti” di Castel Di Sangro e rassegne musicali estive, che coinvolgono i luoghi più suggestivi della Valle Peligna e Alto Sangro. Una attività sempre più attenta a cogliere l’attenzione di un pubblico eterogeneo e, con un particolare occhio ai giovani, così come agli studenti dei conservatori e ai giovanissimi musicisti del territorio è offerta da alcuni anni, nell‘ambito di un cartellone prestigioso, la possibilità di essere protagonisti nei “concerti del giovedì” in uno spazio autorevole come il Foyer del Teatro Caniglia. Sono quasi 1500 gli appuntamenti musicali e di danza che hanno fatto la storia della CMS. Un grazie va oggi a quel comitato di soci fondatori (tra cui Filippo Tella che per decenni fu Direttore Artistico) che il 4 marzo del ‘ 53 firmarono l’atto di nascita della CMS e deliberarono subito (come si legge sull’atto costitutivo a firma di Vincenzo Masci Segretario e Carlo Superbi Presidente) per l’acquisto di un pianoforte a coda, ancora oggi nella sala prove della sede della Camerata in Via dei Sardi, testimone silenzioso e premessa di una lunga storia. Per questo il direttore artistico della Camerata Musicale Sulmonese, Gaetano Di Bacco, ha voluto ricordare questa importante ricorrenza proprio con un concerto per pianoforte affidato a l’indiscussa bravura di Pietro De Maria. Il concerto è stato preceduto, da una breve cerimonia condotta dalla giornalista Chiara Buccini, ed ha vista essere presenti, sul palco, gli eredi del gruppo dei “fondatori” invitati dall’Associazione per ricevere un simbolico omaggio in segno di riconoscenza. La consegna dei riconoscimenti è stata affidata al Presidente della Camerata Lando Sciuba e al Direttore Artistico Gaetano Di Bacco.
Pietro De Maria nasce a Venezia, dove inizia lo studio del pianoforte e si diploma in Conservatorio, si perfeziona poi con Maria Tipo al Conservatorio di Ginevra dove consegue, nel 1988, il Premier Prix de Virtuosité con distinzione. A 20 anni vince il Premio della Critica al Concorso Tchaikovsky di Mosca; nello stesso anno riceve il Primo Premio al Concorso Internazionale Dino Ciani di Milano. Seguono altri prestigiosi riconoscimenti: Géza Anda (Zurigo 1994), Premio Mendelssohn (Amburgo 1997). E’ lo straordinario inizio di una intensa attività concertistica che lo vede solista con prestigiose orchestre e con direttori di prim’ordine come R.Abbado, U. Benedetti Michelangeli, Gary Bertini, Myung-Whun Chung, Vladimir Fedoseyev, Daniele Gatti, Alan Gilbert, Eliahu Inbal, Marek Janowski, Ton Koopman, Michele Mariotti, Ingo Metzmacher, Gianandrea Noseda, Corrado Rovaris, Yutaka Sado, Sándor Végh, Jonathan Webb. Con un repertorio che spazia da Bach a Ligeti, De Maria è il primo pianista italiano ad aver eseguito pubblicamente l’integrale delle opere di Chopin in sei concerti. Recentemente ha realizzato un progetto bachiano, eseguendo i due libri del Clavicembalo ben temperato e le Variazioni Goldberg. Entrambe le esibizioni registrate per DECCA hanno ricevuto importanti riconoscimenti dalla critica specializzata, tra cui Diapason, International Piano, MusicWeb-International e Pianiste. È attualmente impegnato nell’esecuzione dell’integrale delle Sonate e dei Concerti di Beethoven. Ha inciso inoltre le tre Sonate op. 40 di Clementi per l’etichetta Naxos, un recital registrato dal vivo al Miami International Piano Festival per la VAI Audio, l’integrale delle opere di Beethoven per violoncello e pianoforte con Enrico Dindo per DECCA e un CD con opere di Fano per Brilliant Classics. Pietro De Maria è Accademico di Santa Cecilia e insegna al Mozarteum di Salisburgo e all’Accademia di Musica di Pinerolo. Come programma di sala sono state eseguite M. Clementi (1752-1832) Sonata in fa diesis min. op. 25 n. 5 F. Schubert (1797-1828) Impromptu op. 90 n. 2 in mi bemolle maggiore – n. 4 in la bemolle maggiore F. Chopin (1810-1849) Mazurca op. 67 n. 4 la minore Mazurca op. 24 n. 2 do magg. – Mazurca op. 63 n. 3 do diesis min. – Scherzo n. 2 in si bem. min. op. F. Chopin Notturno op. 55 n. 2 mi bem. magg. Ballata n. 4 in fa minore op. 52 F. Liszt (1811-1886) Valses-Caprices d’après Schubert n. 6 in la minore Sonetto 104 del Petrarca la Campanella da Grandes Etudes de Paganini, n. 3 in sol diesis min.
Andrea Pantaleo