Sulmona, 17 marzo– Si è tenuto oggi presso la Sala Buozzi a Giulianova, un convegno sul Disegno di Legge “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario”, promosso da Demos, Associazione “Antonio Gramsci – Abruzzo”, CGIL Teramo, ARCI Teramo, Associazione Via Stella, NOS-NOI, Centro Gramsci di Educazione, Coordinamento per la Democrazia Costituzionale. Il convegno ha visto la partecipazione di Antonio Macera, presidente dell’Associazione “Antonio Gramsci – Abruzzo” e Del Prof. Carlo Di Marco Leone, già docente di diritto pubblico presso UNITE.
Nel suo intervento, Antonio Macera ha messo in evidenza come il ddl Calderoli sull’autonomia differenziata rischia di incidere in maniera significativa sugli equilibri istituzionali, economici e sociali complessivi del Paese e di pregiudicare in modo irreversibile il regionalismo solidaristico, a cui tende l’art. 116 della Cost. su cui si fonda il richiamato ddl.
Se il ddl in esame dovesse essere approvato – ha continuato Macera – ci saranno conseguenze negative sull’intero impianto costituzionale del Paese, giacché ad essere pregiudicati negativamente saranno i principi di uniformità ed uguaglianza così come costituzionalmente previsti.
Così come saranno devastanti – ha concluso Macera – gli effetti sulla qualità dei servizi. Infatti, la ricaduta in termini di compromissione della qualità di servizi e prestazioni a favore dei cittadini, su materie come sanità, istruzione, trasporti, distribuzione dell’energia, saranno inevitabili.
Il Prof. Di Marco Leone ha posto l’accento sugli effetti discorsivi che ha generato la riforma del Titolo V della Costituzione. Nella sua esposizione il Professor Di Marco Leone ha ricordato che già i costituenti hanno sottolineato come l’autonomia fosse un valore primario della Costituzione. Da coniugare, tuttavia dentro il principio di unità che regge l’intero impianto costituzionale del Paese. L’Art. 5 della Cost., infatti, dispone che “la Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali”.
All’esito di un dibattito partecipato e di grandissimo interesse, Macera e Di Marco Leone hanno informato che l’iniziativa di Giulianova è la prima di una serie di interventi che verranno realizzati in molti comuni della provincia di Teramo, il prossimo dei quali l’8 aprile a Nereto. Non solo, hanno inoltre ricordato che è in atto una raccolta di firme per un disegno di legge di iniziativa popolare, promossa dal Coordinamento per la Democrazia Costituzionale.
In programma, infine, sono iniziative nelle scuole e una lettera ai Consigli comunali per far comprendere a studenti e amministratori locali il senso vero del ddl Calderoli.