Sulmona, 1 aprile- La Lega dei Pensionati CGIL Area Peligna si associa alla denuncia del Sindaco di Scanno e di tutta la comunità politica e sociale del paese in merito alle carenze dell’assistenza sanitaria locale. Lo scrive in una nota Enio Mastrangioli Segretario Spi-Cigl Area peligna.
La dura realtà sta a confermare, qualora ce ne fosse bisogno, spiega Mastrangioli, che anni di tagli e ottimizzazioni hanno portato ad un drastico ridimensionamento dei servizi pubblici essenziali, a partire dalla rete sanitaria territoriale, ledendo il diritto costituzionale di garantire a tutti un servizio pubblico e universale a prescindere dalle condizioni economiche individuali, di nascita e di residenza. A pagarne le spese, in questi ultimi anni, sono state le realtà più disagiate, private di servizi essenziali e di pronto riferimento e assistenza per i cittadini: guardie mediche nelle realtà di montagna, Ambulanze H24 e tanto altro ancora.
A nulla è servita la lezione del Covid che ha concretamente evidenziato le carenze della medicina territoriale e di prossimità, formali si stanno rivelando i proclami e gli impegni relativi al rafforzamento dell’assistenza sanitaria e sociale territoriale.
A pagarne le conseguenze, come sempre, sono le realtà più decentrate e di montagna come Scanno e aggiungiamo anche Campo Di Giove.
Realtà che vedono la presenza di una popolazione anziana oltre i 65 anni superiore di oltre un terzo della popolazione residente, con indici di vecchiaia di gran lunga superiori alla media nazionale e regionale.
Centri che per la loro bellezza naturalistica e paesaggistica rappresentano dei fiori all’occhiello per il nostro territorio, la regione Abruzzo e oltre, perle per il turismo estivo e montano.
La carenza dei servizi, in particolare dell’assistenza medica e sanitaria, rappresenta un detrattore territoriale negativo che indebolisce le politiche di promozione e sviluppo turistico dei territori montani, in questo caso di Scanno, una delle località più rinomate d’Abruzzo.
Un paese che già nel 2019 è rimasto sconvolto per la morte di un 75 enne per l’assenza di un’assistenza sanitaria rapida e risolutiva.
Torniamo nuovamente a ripetere che non può essere la logica dei soli “numeri” a determinare il destino di un territorio e la presenza al proprio interno di servizi essenziali e determinanti per la sua qualificazione e attrattività. A maggior ragione quando parliamo di un’Area Territoriale come quella della Valle Peligna, vasta, montana, orograficamente particolare e con una viabilità difficile Ribadiamo che grave è la responsabilità di aver consentito in questi ultimi anni, nella nostra Regione, che realtà a pochissima distanza fra loro possono godere di servizi e presidi in quantità e qualità, mentre alle nostre comunità è stato negato di avere gli stessi diritti.