Prosegue con successo il progetto “La primavera dei libri”2023 organizzato, insieme a tante altre iniziative, dal Centro Studi e Ricerche “Nino Ruscitti”. Ieri è stata l’occasione per presentare il volume (il secondo) di Stefano Servilio giovane scrittore di Bugnara con una massiccia partecipazione e soprattutto con la presenza di tanti giovani-
Bugnara,16 aprile- Presentato nella giornata di ieri, sabato 25 aprile, il romanzo, “Ipnagogia”, dello scrittore bugnarese Stefano Servilio. L’opera, il cui titolo racchiude in sé tutto il senso della trama, è stata accolta nella biblioteca del Centro Studi e Ricerche “Nino Ruscitti” che sarà inaugurata ufficialmente il prossimo mese di giugno presso borgo San Vittorino a Bugnara.
In anteprima, il pubblico ha avuto l’opportunità di toccare con mano i progressi di un progetto che vedrà la sua piena concretizzazione molto presto.
Il testo, edito da PAV Edizioni, è stato pubblicato nel gennaio 2023 e descrive i demoni notturni e, forse, anche diurni, di uno scrittore affetto da paralisi del sonno. Il protagonista vaga nelle camere della sua mente e combatte contro una crisi esistenziale radicata nella sua anima e avviluppata alla sua essenza. Il viaggio ripercorre i momenti più reconditi della vita di un uomo in cerca di vie d’uscita. Pagine brevi ma intense, di quelle che necessitano pause per essere elaborate dall’anima. “Ipnagogia” è un percorso intimo, capace di far entrare nel vortice delle domande esistenziali chiunque sia in grado di attivare un processo di empatia immedesimandosi nel protagonista.
Ad aprire il dibattito, le parole del Presidente del Centro Studi, Matteo Servilio.
“Ringrazio la figlia del Professor Giuseppe Bolino, Francesca, per essere presente qui, oggi ma anche tutta la sua famiglia. Mi pare doveroso ricordarlo perché se non ci fosse arrivata questa donazione, gran parte di questi scaffali sarebbero vuoti. La biblioteca, ad oggi, non è ufficialmente inaugurata, lo sarà a breve, per avere uno spazio di vita, per non rimanere a casa davanti al computer o alla televisione. È anche un modo per confrontarsi e passare del tempo insieme. Io ho avuto modo di leggere il libro di Stefano e ne sono rimasto profondamente colpito. Questo è il suo secondo lavoro – conclude il presidente introducendo la lettura della bravissima Daniela Venditti di “ClasseMista TeatroSulmona”.
Presente all’evento anche il vicesindaco Domenico Taglieri il quale ha ringraziato il Centro Studi “Nino Ruscitti” per favorire la diffusione della cultura. Un saluto a Stefano Servilio, con il quale abbiamo presentato un altro libro mesi fa. Lo ringrazio per il suo impegno di scrittore e ci fa particolarmente piacere ospitarlo in questa sede. Mi unisco ai ringraziamenti di Matteo Servilio alla famiglia Bolino per i doni che ci hanno fatto, per i tanti libri qui presenti. Stanno facendo un grande lavoro di catalogazione di tutto il materiale e speriamo che, a completamento di quest’opera, possiamo procedere all’inaugurazione di questo luogo di cultura che è un fiore all’occhiello di questo paese – chiosa Taglieri.
Le letture degli estratti del romanzo hanno catturato l’attenzione degli uditori e hanno ampliato i confini della riflessione sui temi che affliggono il pensiero dell’uomo dall’inizio dei tempi.
Buonasera a tutti i presenti e un ringraziamento speciale a Matteo e a tutta l’associazione – afferma Stefano Servilio – Un grande ringraziamento anche a Daniela per essere sempre disponibile e gentile. Ci tengo a sottolineare che io non sono un poeta. Il termine poeta è un termine molto forte, troppo grande.
I grandi poeti sono quelli del passato. Un gigante della poesia contemporanea potrebbe essere, secondo me, Bukowski. Però io preferisco essere chiamato scrittore. La mia grande passione è il romanzo che è una forma prosata di poesia. La mia intenzione era proprio quella di spiegare determinati concetti e farlo, però, con un linguaggio più ricercato. Il protagonista di questo libro potrebbe essere chiunque.
I sogni presenti nel testo sono tutti racconti. Inizialmente, non ho sviluppato un trama e non era mia intenzione farlo. Durante il periodo del Covid, non riuscendo a dormire, ho iniziato a scrivere questi racconti. Abbinando, poi, questi ultimi alla fase ipnagogica, ho tessuto le fila della trama. La presenza dell’uomo nero nella fase notturna è inizialmente immobile, poi inizierà a prendere vita. Il protagonista vive nel sogno, fa domande e fornisce risposte. Dopo l’affanno del terrore, lui si addormenta. È come se il sogno gli fornisca una via d’uscita consapevole. Il sogno darà tutta una serie di risposte ma sarà l’uomo che metterà in ordine la sua esistenza nella quotidianità partendo da esse.
Ancora una volta Bugnara ha accolto la cultura e l’ha fatta propria. Il romanzo di Stefano Servilio ha ampliato le frontiere del pensiero. L’invito all’introspezione insegna a trovare la forza di cercare il proprio “Io” nel buio più profondo. Morale? Si può trovare la luce anche negli abissi più tetri della coscienza.
Chiara Del Signore
3 Commentii
Davvero straordinari questi giovani di Bugnara sempre attivi e impegnati nelle attività culturali. E’ il modo migliore per ricordare una persona bravissima e sopratutto un professionista molto preparato.Forza ragazzi!!!
“A scuola mi chiesero cosa volessi diventare da grande, risposi “felice”. Mi dissero che non avevo capito l’esercizio e io dissi loro che non avevano capito la vita.”
(John Lennon)
Ho avuto la fortuna di conoscerti, Avvocato Nino Ruscitti..ma non quella di averti avuto come alunno. Ho bei ricordi di quell’Avvocato: ha aiutato una dirigente scolastica a lottare…per… Peccato!!!!
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