Annullata la gara della RR Cup 1000 a Misano, finisce in tragedia
Sulmona,17 aprile– Dopo i due turni di prove ufficiali del sabato, tutto sembrava andare per il meglio per Christian Micochero all’esordio nella RR Cup 1000, nonostante la non perfetta messa a punto della ciclistica della sua Yamaha R1, che ha dato da fare alla sua squadra. Pole position infatti in entrambi i turni, con un miglior crono di 1’ 40” 426, che permetteva al pilota sulmonese di occupare, sulla griglia di partenza, la posizione del favorito numero uno per la vittoria.
Poteva e doveva essere una giornata memorabile da ricordare per la prima vittoria in carriera per il pilota del Motoclub Abruzzo, invece una tragica fatalità ha stravolto ogni cosa, trasformandola in una giornata di lutto e di dolore tra le più nere mai viste.
Il tutto accadeva nei pressi del traguardo, proprio sotto gli occhi del pubblico e dei numerosi addetti ai lavori presenti ai box, mentre il gruppo ancora compatto sfrecciava al termine del primo giro di gara. Un pilota, vittima di un improvviso guasto tecnico, accusava lo spegnimento del motore della sua moto, e veniva violentemente tamponato dal suo inseguitore. Il tremendo urto innescava una carambola assurda, con una delle due moto che volava sul lato destro della pista, scavalcando le protezioni lato tribuna, mentre l’altra veniva scaraventata nel verso opposto, proprio in mezzo alla pista, dove sopraggiungeva il resto del gruppo. Venivano così coinvolti altri due piloti. Uno di questi, lo sfortunato Fabrizio Giraudo, originario di Fossano, provincia di Cuneo, 46enne, pilota esperto con diversi piazzamenti di rilievo nel suo passato, centrava in pieno la moto rientrata in pista, e veniva a sua volta investito da un altro concorrente che seguiva, morendo sul colpo.
Una scena apocalittica, corpi, moto e pezzi dovunque, mentre i commissari sventolavano la bandiera rossa per l’interruzione immediata della gara.
Subito si è avvertita la sensazione che fosse accaduto qualcosa di veramente grave. Immediato l’ingresso sul posto di autombulanze, medici e soccorritori, mentre i commissari di pista davano ordine di sgomberare le tribune, e di far rientrare subito tutti gli altri piloti, moto, e addetti ai lavori all’interno dei propri box, chiudendo le serrande, per occultare la vista del luogo del disastro. Poco dopo, si alzava in volo l’elicottero di soccorso e veniva decretato l’annullamento di tutte le gare del pomeriggio della Coppa Italia in segno di lutto.
Lo sfortunato Fabrizio, muratore, cresciuto con la passione per la moto nell’azienda agricola di famiglia a Fossano, lascia due bimbi piccoli.