di Gianni Padovani *
L’AQUILA– Il centro storico dell’Aquila, prima della devastazione del 2009, era un importante centro di servizi, oltre ad essere un territorio ricco e stratificato di eccellenze storiche, artistiche e culturali. A 14 anni dal sisma la ricostruzione privata è in fase piuttosto avanzata, molto meno quella pubblica, ma soprattutto preoccupa il vuoto di idee dell’Amministrazione sul recupero del ruolo funzionale del centro.
L’Amministrazione esponga chiaramente e senza sotterfugi la sua idea di Città del futuro! Si vuole un centro storico vuoto di residenti, spoglio di servizi e senza le scuole? Bene, allora si continui così, ma lo si dica chiaramente ai cittadini! Si vuole invece un centro storico cuore pulsante della Città, pieno di uffici, commercio, attività, studenti, cittadini, di funzioni terziarie? Se è questo che si vuole, allora occorre essere coerenti!
Nei suoi programmi l’Amministrazione dichiara di volere un centro storico funzionale, un centro di servizi al servizio di un’area vasta, ma nella realtà osserviamo una grave contraddizione tra quello che l’Amministrazione dice e quello che l’Amministrazione fa. Particolarmente disattesa risulta essere il programma su mobilità e parcheggi. Il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile (PUMS) è stato redatto alla fine del precedente mandato; ebbene, ci si attendeva che, all’inizio del secondo mandato, la “priorità delle priorità” sarebbe stata quella dell’attuazione del PUMS, a partire dalla programmazione 2023/25.
E invece no! Quasi nulla si è fatto per mobilità e parcheggi nei primi cinque anni e quasi nulla si farà fino al 2025, come dichiarato nei documenti di programmazione approvati dalla maggioranza!
I numeri sono numeri e le chiacchiere sono chiacchiere. I piani, senza risorse, non sono piani, ma soltanto pezzi di carta ed una presa in giro per i cittadini. Dove sono le risorse per i parcheggi previsti dal PUMS? E’ semplice, non ci sono. L’Amministrazione dovrebbe avere il coraggio di dire che ha fatto altre scelte, che ha altre priorità, che il suo modello di centro storico non prevede né residenti né servizi né scuole in centro! E’ questo che accadrà se non si trovano subito risorse per i parcheggi in un organico quadro di sviluppo urbanistico: L’Aquila sarà città bellissima e deserta, animata la sera da mille locali, ma evidentemente questo non basta né per fare una Città terziaria né per fare sviluppo né per ricostruire una vera ed identitaria comunità! Come si può pensare di dare nuova vita alla Città nella fase di ripresa post-sisma, come si può dare impulso alle attività in centro storico senza adeguati parcheggi? Il nulla pure sul traffico, congestionato sempre negli stessi punti ed alle stesse ore.
Tanti sono gli interventi previsti dal PUMS e dal Programma di mandato del Sindaco, molte sono cose buone ed utili, ma appare chiaro come il dossier “mobilità urbana” non sia stato prioritario per il Sindaco in passato e non lo sarà neppure in futuro. Questioni ormai incancrenite dopo anni di meri annunci da parte di una Amministrazione che predica bene e razzola male, priva di una visione chiara sulla Città del domani, priva di qualsiasi capacità attuativa dei suoi stessi programmi anche nella gestione dell’ordinario.
* (99 L’Aquila – Consigliere comunale)
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