Dopo le alterne vicende che da mesi caratterizzano l’attività a Palazzo San Francesco e in una fase assai delicata come quella che sta vivendo Sulmona ed il territorio la città si interroga su tante cose e vuole conoscere cosa accadrà fra qualche settimana quando, passata la Giostra, i problemi torneranno in tutta la loro dimensione e gravità
Sulmona, 12 luglio- Ci aspettiamo che la prossima seduta di Consiglio Comunale sia l’occasione attesa dal Sindaco Gianfranco Di Piero per dimostrare alla cittadinanza l’inesistenza di una crisi di maggioranza e che per governare non si avvale di alcun gruppo consiliare di minoranza richiesto di supporto in prima convocazione per la tenuta del numero legale. Ben lontano dall’affrontare a viso aperto e con determinazione i temi della crisi di maggioranza, con la nuova convocazione della nuova seduta per lunedì 17 in prima convocazione e martedì 18 in seconda convocazione, il Consiglio Comunale di Sulmona si limita all’approvazione di atti necessari allo scadere del termine per l’approvazione e viene quindi chiamato all’adozione del regolamento per la definizione agevolata delle ingiunzioni fiscali e degli accertamenti esecutivi fortemente voluta dal Governo Meloni.
Con la modulazione del proprio strumento regolamentare gli enti territoriali stabiliscono in autonomia:
- -il numero di rate in cui può essere ripartito il pagamento e la relativa scadenza;
2) le modalità con cui il debitore manifesta la sua volontà di avvalersi della definizione agevolata;
3) i termini per la presentazione dell’istanza in cui il debitore indica il numero di rate con il quale intende effettuare il pagamento, nonché la pendenza di giudizi aventi a oggetto i debiti cui si riferisce l’istanza stessa, assumendo l’impegno a rinunciare agli stessi giudizi;
4) il termine entro il quale l’ente territoriale o il concessionario della riscossione trasmette ai debitori la comunicazione nella quale sono indicati l’ammontare complessivo delle somme dovute per la definizione agevolata, quello delle singole rate e la scadenza delle stesse.
Niente di più, quindi, di un atto dovuto, seppure importante per la vita e l’economia delle persone ma sicuramente imposto dalla legge nazionale, sul quale però sarà interessante capire quale sarà stato il contributo intellettuale e politico dei gruppi consiliari sul lavoro degli uffici comunali, mentre la discussione sulla crisi politico/amministrativa in Consiglio Comunale rimane appesa al rovente chiodo estivo da fili invisibili ai più.
Elisabetta Bianchi – Direzione Sulmona