Si è conclusa la 2^ edizione della rassegna letteraria “Libri sotto le stelle” con sette appuntamenti e con una partecipazione straordinaria per la qualità degli ospiti e delle scelte rappresentate. Per i giovani del Centro Studi e Ricerche ‘Nino Ruscitti” davvero un gran bel risultato. E già si lavora alle iniziative per l’autunno-inverno
Bugnara,28 agosto-Chiusura con i fiocchi per la seconda edizione della rassegna estiva bugnarese “Libri sotto le stelle”.
Ospite dell’ultima serata, sabato scorso 26 agosto, Gino Bucci (l’abruzzese fuori sede) con la sua prima fatica letteraria “Rime Toscibili”.
Rime Toscibili, edito da Ricerche E Redazioni, è la prima raccolta delle tante rime composte dall’autore in questi anni e pubblicate sui social, un viaggio letterario divertente ma spesso anche profondo, che risveglia vecchie emozioni legate alla storia e alle tradizioni d’Abruzzo.
Gino Bucci, laureato in lettere e creatore, nel 2014, della pagina “labruzzesefuorisede” ha donato all’Abruzzo una nuova dignità pur mantenendo integra la sua semplicità. Una semplicità che si misura con un dialetto mutevole e affascinante che ha anche subito le evoluzioni del linguaggio e della società. L’Abruzzo non è solo arrosticini, campagne, animali. L’Abruzzo è cibo, tradizione, cultura.
Gino, con la sua amara e sveglia ironia, ha raggiunto questo obiettivo e ha disegnato i contorni di una terra che sa di casa dei nonni, di quotidianità ma anche di attualità e tradizione.
L’utilizzo di un dialetto, definito da Bucci stesso “idioletto”, formato anche da parole dialettali nate sul momento, riporta alla mente una sonorità familiare; si crea una sorta di isola felice dove rifugiarsi. Una comunità di gente simile che condivide le stesse radici.
“Ma qual è il senso di questo libro? Vattelappesca. Spero possa far sorridere, spero possa appicciare qualche bel ricordo, spero possa mettere appetito”.
La scrittrice vincitrice del Campiello e del David di Donatello, Donatella Di Pietrantonio, ha speso delle bellissime parole nei confronti di Gino Bucci nella quarta di copertina del volume: “Seguitissimo e spassoso ambasciatore dell’Abruzzo nel mondo, Gino Bucci consegna ai lettori un gioco letterario che mescola dialetto e italiano, toponomastica e gastronomia, in una nuova Gnosi delle Fanfole esilarante e affettuosa che racconta gli abruzzesi come siamo”.
Leggere “Rime Toscibili” è un po’ come camminare per i vari paesi e città d’Abruzzo, scoprendo segreti nascosti, modi di dire, abitudini e, perché no, anche offese pungenti e ironiche. Le pagine introducono aneddoti sempre nuovi e mai scontati, si calpesta una terra d’Abruzzo viva e originale.
Gino Bucci, nello scrivere il volume, ha saputo incastrare perfettamente la leggerezza di una parola in dialetto in contesti dal significato profondo. Tale modus scribendi ha permesso al lettore di intensificare e riscoprire il valore della propria identità territoriale.
Parlare di Abruzzo, senza vergogna, senza complessi di inferiorità ma riscoprendo i misteri e le affascinanti storie nascoste dietro un modo di dire o un’usanza secolare. Questo è il messaggio che arriva al lettore, l’anima di una regione che trasuda cultura e che non deve più nascondersi dietro imponenti terminologie o sovrastrutture per potersi sentire al posto giusto.
Chiara Del Signore
(ph Sara Di Censo)
1 Commento
Mi complimento con questi giovani per il lavoro che stanno facendo.Sono stato in più’ occasioni a seguire le diverse iniziative a partire dal convegno sullo spopolamento dei nostri paesi.Bugnara è divenuto ormai un riferimento preciso nella Valle Peligna per la cultura. Rallegramenti e tanti auguri