Sulmona, 29 agosto-Ancora un riconoscimento per Infinito restare di Savino Monterisi, vincitore il 25 agosto scorso della Decima Edizione del Premio Nazionale per la Letteratura di Montagna dedicato allo studioso Mario Arpea.
Durante la cerimonia di premiazione a Rocca Di Mezzo, a Monterisi è stato assegnato il Primo premio nella sezione Narrativa/saggistica con la seguente motivazione:
Il libro Infinito Restare è la storia di un viaggio attraverso l’Appennino nel corso del quale l’autore accompagna il cammino con pensieri e riflessioni sulla bellezza del paesaggio: “Il sole si avvia lentamente al tramonto. Sul monte Morrone porzioni di luce irregolari vanno rimpicciolendosi, come se qualcuno stesse tirando una tovaglia luminosa dall’altro lato della montagna”. Lu mantôile, avrebbe detto Lenuccia”
L’autore si sofferma infatti anche su riflessioni linguistiche ed etimologiche, ma soprattutto sui personaggi che completano il quadro del paesaggio appenninico.
Infinito Restare è il seguito di Cronache della Restanza, ovvero “Le ragioni, i sentimenti, le motivazioni che c’hanno fatto tornare e che s’intrecciano con le persone e i luoghi delle radici”. È soprattutto la storia del ritorno nell’Abruzzo interno per il quale l’autore auspica una rinascita sociale ed economica, un nuovo modo di vivere alternativo alla vita in città e sulla costa.
Per il suo stile lirico e per le tematiche sociali trattate la Giuria ha deciso di attribuire al volume di Monterisi il primo premio della sezione Letteratura di Montagna.
Raggiante l’autore, che ha dedicato il premio a tutti quei ragazzi e quelle ragazze che hanno deciso di tornare a investire tempo e energie sul proprio territorio mentre Gianluca Salustri, editore di Radici Edizioni, ci ha tenuto a sottolineare come “la giornata di Rocca Di Mezzo è una conferma dell’ottimo lavoro di Savino, che dopo aver raggiunto la cinquina finalista al Premio Majella trova nel Premio Mario Arpea il riconoscimento che merita. Monterisi è un autore che in questi mesi ha sviscerato tutto il potere della narrazione dei territori in cui vive e lavora e siamo orgogliosi faccia parte della nostra squadra”.