Sulmona,9 settembre – Passata la giostra, passata la notte bianca Sulmona si ritrova con i suoi problemi, vecchi e nuovi, da affrontare e risolvere al più presto. La stagione che sta iniziando si preannuncia pesante e piena di incognite Il tempo scorre velocemente, le scadenze si accavallano, i risultati non arrivano, la città sempre più mortificata da una Regione troppo distratta e distante dalla nostra realtà. Non si era mai verificato negli ultimi trenta anni.
Poi c’è la consapevolezza che questa politica, di destra o di sinistra, che viene praticata dalle nostre parti da qualche tempo non piace e quindi non serve per la nostra città.
Il balletto e i capricci degli inquilini di Palazzo San Francesco, gli inaffidabili e incoerenti che cambiano bandiera sempre più frequentemente, quelli che, troppi, a cominciar dalla Regione, continuano a confondere il ruolo politico con quello istituzionale, sono brutti segnali che non lasciano ben sperare.
D’altra parte inutile fingere, il Centro Abruzzo potrà avere una speranza per il futuro solamente se riuscirà a cambiare passo, a costruire una forte coesione sociale e territoriale al di là delle passioni politiche che ciascuno continua a sognare deve poter puntare soprattutto a delineare una strategia mirata attorno a pochi problemi fondamentali.
Primo fra tutti quello della sanità che nella condizione organizzativa attuale suscita non poche preoccupazioni. Eppure dalla Regione e dalla Asl non siamo riusciti a capire ancora nulla su cosa potrà accadere sulla qualità dei servizi, sulla organizzazione in genere, sulle prospettive ad essa riservate.
La cosa più irritante, per la nostra gente, è il comportamento degli amministratori comunali, provinciali, regionali e parlamentari, incapaci di aprire un tavolo specifico per confrontarsi con quanti hanno la responsabilità di gestire direttamente le politiche di questo settore. Lo hanno fatto? E cosa ha prodotto?
Chi non ricorda quei personaggi della politica cittadina che alla vigilia delle amministrative di Sulmona (anno 2021) avevano dato per completata (in Consiglio regionale il progetto non è mai approdato) la riorganizzazione della rete ospedaliera che aveva riconosciuto, secondo loro, a Sulmona un Ospedale di primo livello. E quelli che parlano a vanvera oggi del Polo di attrazione? Cosa è cambiato dopo ventiquattro mesi in questa direzione? I servizi sanitari non sono migliorati, quelli ferroviari e dei trasporti in genere peggiorati ,il sistema scolastico indebolito.
E poi il ruolo dei partiti, dei movimenti, dei cosiddetti civici che sanno solo polemizzare (quando ci riescono) e dividersi su banalità e niente più. Da mesi si cerca di ricucire a Sulmona una crisi la cui natura nessuno lo ha percepito; partiti ufficiali non si vedono e non si sentono. Nel centro destra che un tempo era un’area di riferimento forte oggi esiste a Palazzo San Francesco solamente il gruppo di Fdi. Ma anche la politica di questa formazione che esprime la guida della provincia, della Regione e del Governo a Sulmona nessuno si è accorto di nulla.
Forza Italia, che a Sulmona aveva avuto in passato un ruolo molto importante, non aveva eletto alle ultime amministrative nessun rappresentante ed aveva trovato grandi difficoltà a presentare perfino una lista; la Lega aveva eletto un consigliere e ora sembra aver abbandonato. Non va meglio nel centro sinistra dove il Pd non è più lo stesso di anni addietro non è in grado di percepire le difficoltà degli avversari, né è in grado di valutare nemmeno il lavoro non portato avanti dalla Regione per Sulmona. Dal mese di febbraio quando si è tenuto il congresso per la scelta del segretario nazionale molti iscritti e simpatizzanti non hanno saputo più nulla ed hanno già protestato a Roma. In città non si percepisce affatto, non esprime idee, critiche, posizioni, non avanza proposte su nulla. E un partito che non parla, non scrive, non polemizza che partito è?
I bene informati sostengono però che agli inizi di ottobre dovrebbe avviarsi una riflessione a tutto campo con i nuovi dirigenti regionali e forse nazionali che probabilmente conoscono poco o niente della realtà politica della nostra città. E tutto questo scenario di casa nostra è la fotografia alla vigilia delle elezioni regionali. Un appuntamento assai delicato che dovrebbe tenersi a metà marzo (la data si conoscerà ufficialmente in settimana). E gli altri cosa fanno? Che tristezza.
Intanto c’è grande movimento in città, tutti sognano (soprattutto tante donne) un posto in qualche lista per approdare a Palazzo dell’Emiciclo ma nessuno avanza qualche idea mirata per fare qualcosa cosa per la nostra comunità. In questa legislatura non ci sono tracce concrete di forti decisioni assunte da parte di Giunta e Consiglio regionale per Sulmona ed il Centro Abruzzo.
La storia della politica regionale abruzzese, è bene ricordarlo ai tanti presuntuosi di oggi, racconta di un uomo che nel 1984 portò da solo, anzi con l’avversione del suo stesso partito che aveva fatto una scelta diversa ma a favore della Val Vibrata nel teramano, all’approvazione dell’Aula di un progetto di legge sulla costruzione dell’ala dell’ospedale civile di Sulmona per un valore di 10 miliardi di vecchie lire (da erogarsi in tre annualità). Quel piccolo-grande uomo, fra le figure più prestigiose dell’Assemblea regionale abruzzese, era un uomo della Dc e si chiamava Giuseppe Bolino che dieci giorni dopo, prima che la legge venisse promulgata, cessava di vivere. Scelte programmatiche così precise e pesanti, nei quaranta anni successivi, non sono più arrivate per Sulmona.
E se vogliamo dircela tutta, le prospettive che ora si vanno delineando non sembrano riservare grandi speranze per questo territorio. Staremo a vedere. Ma di questo riparleremo presto. Buona domenica a tutti.
Asterix
7 Commentii
https://www.edscuola.it/archivio/comprensivi/autonomia_eell.htm
https://www.pandorarivista.it/articoli/il-ruolo-della-scuola-per-la-ripartenza-intervista-a-patrizio-bianchi/
https://www.partecipagire.net/articoli/approfondimenti/302-dove-si-formano-i-cittadini.html
Bella riflessione caro Asterix, ma chi ascolta in questa città ?
https://www.edscuola.it/archivio/didattica/riforma.html?fbclid=IwAR0sSWi_ux8ljtXowjzZxdnyCDCigDTtY-cDtQbe4ei5tQkO4xY5BmL7jWI
Buona domenica anche
a Lei.
L’esempio del prof.Bolino dovrebbe accompagnare l’impegno dei giovani di oggi che si avvicinano alla politica. Eppure a Sulmona,come mi raccontano le persone più’ anziane, non veniva amato dalla gente. Questa è Sulmona che vota sempre contro i nostri uomini e sceglie gente Marsicana o aquilana che poi non ricorda mai le necessità della nostra zona. Siamo fatti così
Per favore ridateci la Dc !!!!