Sulmona, 13 settembre– Da alcuni giorni, in seguito alle polemiche suscitate, l’azienda per giocattoli Giochi Preziosi aveva fatto sparire dal proprio sito la pubblicità della nuova linea di zainetti scolastici a marchio Esercito Italiano nelle tre varianti: Folgore, Alpini ed Esercito. La reclame non dava adito ad equivoci: comparivano frasi come “per sentirsi sempre in missione” e l’ancora più esplicito “tutti sull’attenti!”. Lo riferisce oggi in una nota Mario Pizzola del Movimento non violento Sulmona.
Spiega ancora Pizzola: ”Ora della vendita degli zainetti non vi sarebbe più traccia né sul sito dell’azienda né su quelli dei maggiori rivenditori online.
Ne dà notizia l’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università (al quale aderiscono numerosi docenti di tutta Italia) che ha lanciato una campagna di boicottaggio dell’acquisto degli zainetti, rivolta sia ai genitori che agli stessi studenti. “Se verrà confermata – scrive l’Osservatorio – la notizia della sospensione della commercializzazione ci sembra un buon punto di partenza per avviare una sensibilizzazione più incisiva nella società civile sul fenomeno della militarizzazione delle scuole attraverso le visite in caserma, i PCTO con i militari, la Ginnastica Dinamica Militare italiana svolta nelle palestre scolastiche e tanti altri piccoli/grandi, comunque inquietanti, episodi che destano preoccupazione per il clima militaresco diffuso nelle scuole pubbliche italiane”.
Dopo che il caso era diventato di dominio pubblico – si legge nella nota- i responsabili dell’azienda avevano rimosso quella pubblicità così imbarazzante, affermando che “nemmeno noi siamo allineati con quel messaggio. L’intento era quello di presentare le forze armate come istituzione al servizio della popolazione, sia nella loro attività di protezione civile che a supporto della polizia”.
Ma tale intendimento strideva apertamente con la pubblicizzazione degli zainetti, non solo sul sito ma anche nelle vetrine degli store di Giochi Preziosi dove il nuovo prodotto compariva affiancato da immagini di soldati in tuta mimetica e armati di tutto punto.
Inevitabile il richiamo al clima bellicista che, purtroppo, da oltre un anno e mezzo sta caratterizzando le vicende mondiali attraverso la terribile guerra in atto in Ucraina. Una guerra che ha già causato quasi 500.000 vittime tra morti e feriti e della quale cominciano ad essere stanchi anche quei governanti che accusavano i pacifisti di essere dei “putiniani”. Una guerra nella quale non vanno a morire i figli dei politici e degli oligarchi, sia essi russi o ucraini, e che non può essere presa a modello per l’educazione delle nuove generazioni.
Il Movimento Nonviolento sostiene gli obiettori e i disertori, dell’una e dell’altra parte, e continua a chiedere che ad essi venga accordato dai governi europei lo status di rifugiati.
L’Osservatorio ribadisce che far entrare la retorica della guerra nelle aule scolastiche tradisce le finalità educative e pedagogiche della scuola stessa e sottolinea che “quando la società civile si mobilita dal basso è possibile raggiungere ottimi risultati”. “Auspichiamo – conclude l’Osservatorio, e come Movimento Nonviolento siamo pienamente d’accordo – che Giochi Preziosi possa magari avviare anche collaborazioni per distribuire zaini di pace con messaggi pedagogici dei grandi maestri della nonviolenza, il che sarebbe molto più congeniale all’ambiente scolastico”.