Una cerimonia indimenticabile, commovente, molto significativa e assai utile per ricordare l’esempio dell’amministratore comunale, dell’uomo e dell’amico ma anche un messaggio preciso per i giovani a voler bene, sempre, al proprio paese e soprattutto a lavorare per contribuire a farlo camminare e crescere ancora di più. E poi i ricordi, la commozione, le lacrime di tanti ma anche un lungo e significativo indimenticabile abbraccio per non dimenticare mai.
Bugnara,18 settembre- È stato intitolato alla memoria dell’ex sindaco di Bugnara Giuseppe Lo Stracco, deceduto prematuramente agli inizi dello scorso dicembre, il Complesso Sportivo del centro peligno.
La cerimonia si è svolta nella giornata di ieri, domenica 17 settembre e ha visto l’attiva partecipazione di Amministratori locali, sindaci, note personalità delle realtà sportive e politiche. Presente anche Gabriele Gravina, presidente FGC (Federazione Italiana Gioco Calcio) il sen. Guido Liris, i Consiglieri regionali Marianna Scoccia, Massimo Verrecchia, Antonietta La Porta e Simone Angelosante, il Presidente dell’Associazione Abruzzo-Molise dei Borghi più belli d’Italia Antonio Di Marco, il Presidente della Fondazione Carispaq Domenico Taglieri, una delegazione della Giostra Cavalleresca di Sulmona (Bugnara è gemellata con il borgo della Tomba), i sindaci di tanti Comuni del territorio e non solo, dirigenti delle Ferrovie, rappresentanti di tutte le associazioni del paese ( Bugnara ne conta una decina) e poi tantissima gente tutti per testimoniare affetto e riconoscenza non solo all’amministratore comunale, ma anche all’amico e al protagonista della vita politica locale.
Commozione, affetto, dolore e gratitudine. Queste sono alcune delle infinite emozioni percepite e trasmesse dalle parole e dagli sguardi dei presenti.
Lacrime di amara gioia hanno rigato il volto di amici e parenti nel vedere per la prima volta quel nome impresso sull’insegna. Un varco che apre le porte ai giovani e ad un mondo sano, fatto di confronto, sportività e convivialità. Elementi che ben rispecchiano l’anima del compianto sindaco che, prematuramente, ha lasciato una comunità che rispettava e amava.
Il volo dei palloncini liberi nel cielo, le voci dei bambini sul palco, il gioco di squadra, immagini che lacerano il cuore ma che, al contempo, restituiscono gioia e speranza nel futuro.
Per un paese che è cresciuto molto grazie ad un amministratore come Giuseppe Lo Stracco che sapeva guardare negli occhi e sapeva ascoltare i cuori di tutti. Le testimonianze di ieri hanno, per l’ennesima volta, disegnato un uomo, un collega, un padre, un marito, un fratello e un amico sempre disponibile e pronto ad aiutare.
Bugnara continua a vivere sotto il suo imperituro esempio di persona vera e umile, senza sovrastrutture e cinismo. Un vero uomo di politica, quella autentica, che sa guardare l’ultimo per renderlo primo. Una politica rara al giorno d’oggi ma che, Giuseppe Lo Stracco, con il suo esempio è riuscito a far emergere in un mare magnum di maschere.
“La vostra presenza qui a Bugnara è la testimonianza più eloquente di quanto il nostro sindaco Giuseppe Lo stracco sia stato amato dai suoi concittadini e stimato da quanti hanno avuto l’onore di incontrarlo e lavorarci insieme – ha spiegato il sindaco di Bugnara Domenico Taglieri – Il Consiglio comunale di Bugnara ha ritenuto all’unanimità di intitolare il Campo Sportivo al caro sindaco Giuseppe per il suo impegno, la sua dedizione al bene comune, allo sviluppo del territorio ed alla sua particolare attenzione al mondo dello sport”.
“Credo che la testimonianza più bella oggi sia quella dei sentimenti – ha esordito Gravina – Sentimenti che dobbiamo declinare in maniera forte. I sentimenti dell’amicizia, dello stare insieme, del difendere quello che ci viene consegnato oggi dopo tanti sacrifici. C’è anche la forza di un altro sentimento, quello dell’amore. L’amore di Giuseppe verso la sua comunità che oggi è qui presente.
L’amore verso le sue idee, verso l’idea di un pensiero non calcolante. Giuseppe era, invece, un pensiero costante, attivo, pensante e coinvolgente. Giuseppe era una persona che ti abbracciava nel coinvolgerti nella sua progettualità.
Abbiamo un obbligo e un dovere di custodire gelosamente quello che ci viene consegnato affinché il seme possa germogliare in un terreno fertile. Questo è quello che dobbiamo consegnare alle future generazioni come testimone di una staffetta. Quel testimone che Giuseppe ci ha consegnato. Perché lui è ancora un vigile e attento osservatore nella consegna di questa staffetta. Viva Bugnara, viva Giuseppe, viva l’amicizia, viva l’amore e stiamo sempre insieme e sempre uniti. Grazie Bugnara”.
Chiara Del Signore
( ph Sara Di Censo)