Sulmona, 20 dicembre– Sono sconcertanti i dati diffusi nei giorni scorsi dal ricercatore dell’Università di Enna Riccardo Persio, nel corso dell’evento “La sicurezza sui luoghi di lavoro” organizzato in Senato da Federterziario con il patrocinio del senatore Michele Fina: in sostanza, “l’Abruzzo presenta un quadro a dir poco allarmante per ciò che attiene gli infortuni sul lavoro nell’ambito dell’assistenza sanitaria”. A denunciarlo sono Daniele Marinelli, segretario regionale del Partito Democratico e Francesca Di Gregorio responsabile Dipartimento “Sicurezza sul lavoro” del PD Abruzzo.
“Nel quinquennio 2018-2022 – sottolineano- in Abruzzo è stato soggetto ad infortunio circa un operatore sanitario su 10 ogni anno (il 10,6%), dato ampiamente superiore alla media delle altre regioni italiane che si attestano, invece, al 6,1%. Ciò significa un differenziale di rischio del 73,7%, a mostrare la preoccupante fragilità della sicurezza sul lavoro per tutti gli operatori sanitari – pubblici nonché privati – della regione”.
Nel dettaglio, ogni anno del quinquennio analizzato, in Abruzzo sono soggetti ad infortuni 4,83 operatori sanitari ogni 100 in più rispetto alla media delle altre regioni italiane. Un dato che preoccupa ancor di più se si pensa all’impatto negativo, in termini di infortuni in ambito sanitario, che si è registrato nelle principali regioni del Nord Italia durante la primissima fase della pandemia da Covid-19.
“Evidenze che si riflettono, ovviamente, nella qualità del servizio sanitario regionale, dal momento che la condizione di lavoro cui sono esposti gli operatori sanitari sotto il profilo gestionale ed organizzativo, non solo contribuiscono ad aggravare la condizione di stress lavoro correlato ma, aggiungono Marinelli e Di Gregorio – influenzano, tra l’altro, le già lunghe liste di attesa a causa delle assenze connesse agli infortuni stessi. Dati che mostrano, una volta di più, la gestione disastrosa della giunta Marsilio che ha effetti drammatici non solo per le cittadine e i cittadini abruzzesi, costretti a rivolgersi a strutture sanitarie pubbliche di altre Regioni o, peggio, alla sanità privata, ma anche sugli operatori che continuano a garantire il servizio nonostante condizioni sempre più difficili”.
“Gli operatori sanitari abruzzesi meritano una sanità che li valorizzi e li tuteli, i cittadini abruzzesi meritano una sanità efficiente e accessibile. Con Luciano D’Amico Presidente della Regione queste saranno le nostre priorità”, la promessa di Marinelli e Di Gregorio.