Sulmona,22 dicembre– Lo scrittore Venceslao Soligo conduce con mano maestra e decisa i suoi lettori attraverso gli episodi che hanno maggiormente segnato la sua vita. In “Lettere per te” egli ritrova se stesso. La scelta del romanzo autobiografico sorge in lui allorché avverte la necessità di esprimere con lo scritto stati d´animo e sensazioni marcanti. Nella narrativa si avverte un messaggio di speranza attraverso i suggerimenti rivolti a coloro che dovessero trovarsi in situazioni analoghe a quelle descritte.
Tutto sommato, “Lettere per te” può essere definito un romanzo filosofico, caratterizzato dalle dimensioni contenute, a metà tra il racconto e la lunga narrazione. lo scrittore in realtà vuol parlare non alla tua mente, ma al tuo cuore, trascendendo anche le filosofie passate e presenti… La storia romanzata dell’autore si presenta, tra l’altro, come un buon veicolo di trasmissione di insegnamenti e concetti filosofici; l’acquisizione della “conoscenza”, nel caso in ispecie.
Attraverso lo scritto, l’autore traduce il suo pensiero filosofico personificandolo in determinati personaggi, che lo rendono vivo incentivando il lettore a riflettere, partendo da intuizioni anziché dalla terminologia specifica, di tipo strettamente razionale, con cui comunichiamo. Tramite l’arte in generale e la letteratura, nel caso che ci riguarda, è possibile in teoria moltiplicare all’ennesima potenza le nostre chances di migrare dentro un’altra vita – cosa che la natura umana materialmente non ci concede – assorbendola sia come esperienza conoscitiva che intellettuale. Da ciò ne deriva, oltre al gusto in sé di una piacevole lettura, l’acquisizione di nuovi conoscimenti. Se è stata questa l’intenzione dell’autore, obiettivo pienamente raggiunto!
Giuseppe Amo’
( giornalista e avvocato)