A Villalago è stato tenuto a battesimo “l’Osservatorio della cultura” ideato qualche mese fa a Bugnara dopo il Convegno sullo spopolamento dei piccoli borghi. Oggi è uno strumento prezioso di studio, ricerca, proposte per unire le migliori energie e rafforzare la coesione territoriale
Villalago, 31 dicembre– C’è una diversa sensibilità politica e culturale nei diversi territori abruzzesi ma sicuramente quello che sta emergendo nella Valle del Sagittario ha dell’incredibile ed è già stata definita di straordinaria rilevanza.
Il commento lo abbiamo raccolto ieri a conclusione di una interessante iniziativa che si è tenuta a Villalago dalla voce del professore Angelino Gizzi che torna spesso da queste parti per brevi periodi di vacanza e che ,incuriosito dell’iniziativa ,ha voluto seguire attentamente in silenzio il tutto seduto in un angolo dell’accogliente sala polifunzionale a Villalago.
Ma cos’è successo in particolare? Ieri mattina è stato tenuto ufficialmente a battesimo “ l’Osservatorio della Cultura” un progetto Ideato all’indomani del Convegno che aveva organizzato il Centro Studi ‘Nino Ruscitti’ a Bugnara verso la metà del febbraio scorso per analizzare i risultati di una ricerca del prof. Aldo Ronci sullo spopolamento dei piccoli borghi, quindi anche della Valle del Sagittario.
E proprio quella l’occasione, è stato ricordato da alcuni sindaci presenti, che ha fatto scattare la scintilla e unito diversi giovani del territorio, rappresentanti di associazioni culturali, studiosi, professionisti, ricercatori ad accantonare chiacchiere inutili e provare a lavorare insieme per contribuire a migliorare la crescita della Valle del Sagittario, un ambiente ricco di diversità che offre un panorama unico di identità particolari che si manifestano attraverso la sua varietà di comunità, paesaggi e risorse sia naturali che culturali.
L’Osservatorio mira a valorizzare questa diversità in maniera integrata, offrendo supporto documentale, scientifico e culturale, e promuovendo un approccio che unisca tutti gli attori del territorio.
Ed è stata quindi questa occasione per tenere a battesimo il progetto, ma anche per verificare il lavoro portato avanti in questi mesi e soprattutto per delineare alcune strategie per il futuro.
All’incontro erano presenti i sindaci di Villalago (Fernando Gatta), Scanno (Giovanni Mastrogiovanni), Bugnara (Domenico Taglieri), Dino Chiocchio (Cocullo) e Mario Giannantonio (Anversa degli Abruzzi) oltre ovviamente ad altri amministratori, studiosi, curiosi.
Tema dell’incontro l’analisi socio-economica del territorio, riflessioni e proposte.
Nel corso del dibattito Matteo Servilio (Presidente del Centro Studi “Nino Ruscitti”) ha illustrato la visione, la missione e la organizzazione dell’Osservatorio mentre Raffaele Gatta si è soffermato ad analizzare il progetto d’indagine sullo spopolamento su questo particolare territorio. Nel dibattito che ne è seguito sono intervenuti anche Simone Lupi, Giovanni Ruscitti, Pasquale Carafa, Patrizio Schiazza. Tutti i sindaci hanno testimoniato apprezzamento per il per progetto, ne hanno condiviso le finalità ed obiettivi e da tutti è stato rilevato l’utilità per “supportare il lavoro delle singole amministrazioni ma soprattutto per rafforzare la coesione territoriale”. Ha moderato i lavori la professoressa Carla Galante.
L’impressione generale suscitata in tutti è che questo sforzo culturale che riesce ad unire le diverse comunità sia la ricetta migliore per un territorio davvero straordinario per le sue bellezze naturali e ora anche per le sue straordinarie energie culturali. Ed il nuovo anno che sta per entrare sicuramente lo dimostrerà
Lucilla Rosati