Sulmona, 3 gennaio– “Che Marsilio e la sua giunta non abbiano ben chiare quali siano le esigenze dei nostri territori è cosa ormai acclarata. Che agiscano notte tempo pensando di poter fare ciò che desiderano, arrivando sostanzialmente a eliminare una riserva naturale, non stupisce ma conferma un modus operandi scriteriato, sintomo del delirio di onnipotenza e arroganza ormai patologico che contraddistingue la maggioranza che guida la nostra regione”. Così la senatrice sulmonese Gabriella Di Girolamo commenta la decisione della giunta abruzzese di portare la Riserva di Borsacchio dagli originari 1.100 a soli 24 ettari.
“Nella passata legislatura il Movimento 5 Stelle è riuscito a inserire in Costituzione il principio della tutela dell’ambiente, degli ecosistemi e della biodiversità e questi signori, per rispondere a chissà quali interessi o logiche, decidono per la seconda volta e con un tratto di penna, di cancellare uno dei fiori all’occhiello del nostro patrimonio naturalistico. Il tutto senza dibattito e senza alcun confronto con le altre forze politiche, vanificando il lavoro di valorizzazione della Riserva compiuto da anni”. “Una scelta gravissima e un precedente allarmante – continua la senatrice pentastellata ‐ che ancora una volta sbatte in faccia agli abruzzesi l’inadeguatezza e la superficialità di chi li governa”.
“Come già dichiarato dalla nostra coordinatrice provinciale Simona Astolfi, Il Movimento 5 Stelle ‐ conclude la Di Girolamo ‐ sarà al fianco delle associazioni ambientaliste, dei cittadini e di quanti intenderanno contrastare, in tutte le sedi, l’ennesima pessima scelta di una classe politica che se ne infischia del territorio e crede di poterlo deturpare a proprio piacimento”.
Per la Astolfi, che fin da subito ha denunciato la decisione della giunta, “Solo questo centro destra può considerare la Riserva di Borsacchio una zavorra da ‘ritagliare’ a colpi di emendamenti notturni. In un momento in cui la transizione ecologica dovrebbe essere il fulcro dell’azione politica regionale e nazionale, l’Abruzzo si macchia di questa vergogna. In campagna elettorale ci raccontano di quanto abbiano a cuore il nostro territorio. Poi, ubriachi di potere, lo cancellano per loro tornaconto”.
(Riserva Borsacchio, particolare da Wwf Italia)