Sulmona, 13 gennaio- “Dopo aver visto il monologo nel quale il Governatore romano Marsilio ha tentato di giustificare in ogni modo, attaccando a destra e a manca, il grave errore commesso dalla sua maggioranza con la riperimetrazione della Riserva del Borsacchio devo dire che, mai come in questo caso, il silenzio sarebbe stato d’oro”. Questo il pensiero del Consigliere Regionale Sandro Mariani, prossimo candidato nella Lista del Partito Democratico, che smonta punto per punto la fantasiosa ricostruzione fornita da un Marco Marsilio visibilmente nervoso e infastidito, evidentemente preoccupato per le pessime notizie sul suo futuro che giungono da Roma (sponda Lega).
“Francamente faccio molta fatica a commentare il mare menzogne e falsità dette – ironizza Mariani – e ribadite da Consigliere Mauro Febbo ieri sera in Consiglio Comunale a Roseto degli Abruzzi senza minimamente fare uno sforzo di memoria visto che anche lui era presente in aula la notte del 29 dicembre scorso ma provo ad andare con ordine aiutando anche gli “smemorati di Collegno” della maggioranza regionale. Marsilio nel suo video dice che alle 22:30 il Presidente del Consiglio Sospiri ha riaperto la seduta, comunicando gli emendamenti a mezzo mail e solo a mezzanotte e dieci ne è iniziato l’esame, quindi che per oltre un’ora e mezza noi Consiglieri Regionali abbiamo avuto modo di leggere gli emendamenti e comprenderne il testo: FALSO! L’emendamento 4 sui danni da peronospora nel settore agricolo è stato votato alle 02:25, non poco dopo la mezzanotte. Prima menzogna!”.
“Il Consiglio riprende alle 00:49, quindi non a mezzanotte come dichiara Marsilio, ed è testimoniato dall’orario del post Facebook della diretta della seduta sulla pagina del Consiglio Regionale ( https://fb.watch/pw1LPyNjjW/ ). La seduta ricomincia con il Presidente Sospiri che annuncia che la Giunta Regionale ha dichiarato l’urgenza dei PDL 379 e 380 (Finanziaria e Bilancio) con la seduta di giunta convocata alle 20:42. Successivamente spiega che ogni Consigliere, ai sensi del Regolamento, può indicare cinque emendamenti urgenti da discutere. Solo in questo istante ai consiglieri viene chiesto di depositare i propri emendamenti ritenuti urgenti: è quasi l’una di notte” prosegue il Consigliere Regionale. “A questo punto il Consiglio viene sospeso di nuovo e si rimane in aula in attesa della consegna e predisposizione di tutti gli emendamenti. Scorrendo la diretta il Consiglio la seduta rimane sospesa per ben un’ora e quaranta minuti per riprendere al minuto 01:08:07”.
“Alle ore 01:57 il Consiglio riprende e il Presidente del Consiglio chiede di iniziare il voto con gli emendamenti urgenti della giunta annunciando che, entro due minuti, sarebbe arrivata una mail ai Consiglieri solo con gli emendamenti urgenti della Giunta alla finanziaria, cosa che puntualmente avviene alle ore 02:00 in punto. Nei file caricati a disposizione dei consiglieri in prima battuta c’erano solo 13 emendamenti, ovvero quelli urgenti, e non c’era quello sulla Riserva del Borsacchio. Alle 02:00 quindi i Consiglieri di opposizione ancora non conoscevano gli emendamenti depositati dagli altri colleghi di maggioranza. Successivamente l’aula cominciava a votare gli emendamenti urgenti con diverse interruzioni e alle ore 02:22 iniziava la discussione del blocco di emendamenti dove c’è anche quello della Riserva del Borsacchio. Questi, infatti, erano stati caricati sulla piattaforma del Consiglio Regionale solo pochi minuti prima. Il Documento è stato creato alle 02:04 e solo successivamente caricato insieme ad altri emendamenti per un totale di 35 pagine. L’emendamento n. 5 relativo alla Riserva del Borsacchio è stato discusso al minuto 01:44:00, ossia alle 02:33 circa. Nel frattempo, si erano discussi altri emendamenti, compreso quello sugli aiuti all’agricoltura” continua Mariani.
“I consiglieri hanno avuto gli emendamenti alle 02:15 circa, alle 02:22 è iniziato il voto e alle 02:33 si è discusso l’emendamento sulla Riserva del Borsacchio: circa 15 minuti, mentre comunque si discuteva e votava, per avere conoscenza del contenuto dei vari emendamenti. Ci spieghi quindi Marsilio come faceva l’aula ad esserne a conoscenza? Il voto è durato circa 1 minuto. Appare chiaro quindi come le invettive di Marsilio contro l’opposizione siano false e rappresentino quindi solo un inutile pretesto per coprire la malefatta perpetrata dalla sua maggioranza ai danni dei rosetani e degli abruzzesi con una mossa scorretta che ha cancellato, con un colpo di spugna, la quasi totalità di una delle riserve naturali più belle e suggestive della nostra regione. Anche la difesa d’ufficio di ieri sera di Mauro Febbo, l’unico almeno a metterci la faccia a differenza degli ignavi colleghi consiglieri di Teramo che hanno sottoscritto l’emendamento, dimostra ancora una volta come l’arroganza di questa maggioranza non guardi in faccia a niente e a nessuno e come il Presidente sia capace di mentire spudoratamente, anche a favore di telecamera, per coprire gli interessi dei suoi”.
Mariani, infine, nel Consiglio Comunale ha concluso con una proposta che è stata accolta anche nella delibera votata al termine dall’Assise Civica “il 30 gennaio prossimo abbiamo l’ultimo Consiglio Regionale nel pieno dei poteri: all’ordine del giorno c’è un progetto di legge per modificare alcune norme regionali tra le quali anche l’ultima legge finanziaria, ancora non pubblicata e quindi non vigente, nella quale è inclusa la riperimetrazione del Borsacchio: se Marsilio e soci davvero hanno rispetto per un territorio votino la cancellazione dell’articolo sulla riperimetrazione, consentano quindi al Comune di Roseto degli Abruzzi di approvare definitivamente il PAN e consentano un sereno dibattito cittadino sulle modalità di gestione della Riserva del Borsacchio”.