Sulmona, 25 gennaio- “Nella giornata di ieri ho depositato un’interrogazione parlamentare al ministro della Giustizia per chiedere interventi risolutivi per una situazione che rischia il collasso”. Così la senatrice sulmonese Gabriella Di Girolamo, che già nella scorsa legislatura è più volte intervenuta sulla questione.
“Il carcere di Sulmona è una struttura importante per dimensioni, popolazione carceraria e tipologia dei reclusi. Notizie stampa quotidianamente ci raccontano di pericoli e disagi che vengono puntualmente risolti solo grazie al costante impegno e allo spirito di servizio della Polizia Penitenziaria, una categoria che nel caso della struttura peligna è stata abbandonata dall’amministrazione centrale”.
“La mia non vuole essere una critica politica o una mera strumentalizzazione, parlo dati alla mano per denunciare ancora una volta una situazione che necessita di soluzioni adeguate. Nella passata legislatura mi sono rivolta all’allora capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria per chiedere l’incremento del personale di Polizia penitenziaria. Ad oggi, nonostante l’aggiunta di qualche unità, la situazione è ben lontana dall’essere giudicata normale”.
Nel testo della sua interrogazione la senatrice pentastellata ha posto l’accento sulle condizioni di lavoro della Polizia penitenziaria all’interno della struttura peligna e sull’operatività del nuovo padiglione del carcere, previsto entro quest’anno.
Anche per Attilio D’Andrea, coordinatore provinciale del Movimento 5 Stelle della provincia de l’Aquila e candidato alle prossime elezioni regionali, la situazione non è più sostenibile: “Sono anni che chiediamo una soluzione e rispetto per il lavoro degli agenti, io stesso ho preso parte ad alcuni incontri nel tentativo di assicurare l’arrivo di nuovo personale. Mancano più di 40 poliziotti e quelli operativi sono costretti a turni massacranti, con evidenti ricadute sulla qualità di vita degli agenti, il tutto considerando anche le particolari caratteristiche dei detenuti che occupano il carcere di Sulmona. La polizia penitenziaria non chiede di andare alle feste di capodanno, chiede di essere messa in condizione di svolgere il proprio lavoro nel migliore dei modi, e questo a Sulmona non accade. Personalmente spero in un intervento rapido e risolutivo da parte degli organi preposti”.