I sindaci dell’Alto Sangro e dell’Alta Valle del Sagittario chiedono certezze per la salute pubblica-
Sulmona, 30 gennaio- I Sindaci dei Comuni di Pescasseroli, Opi, Villetta Barrea, Civitella Alfedena, Barrea, Alfedena, Scontrone, Pescocostanzo e Scanno, unitamente ai cittadini dell’Alto Sangro e dell’Alta Valle del Sagittario che si mobilitano per difendere i propri diritti, esprimono la più ferma censura nei confronti della Direzione Generale della ASL e della Regione Abruzzo per il grave tentativo di sfuggire alle loro responsabilità.
La mobilitazione dell’Alto Sangro e dell’Alta valle del Sagittario, si legge in un documento a firma di nove sindaci di quei territori, per garantire il servizio di continuità assistenziale è un segnale inequivocabile del diritto dei cittadini ad avere accesso a servizi essenziali per la propria salute e sicurezza. Non accettiamo trucchi provvisori che non affrontano le radici del problema.
Il territorio dell’Alto Sangro e dell’Alta Valle del Sagittario per il suo inestimabile valore naturalistico e turistico, merita il massimo rispetto. Esso infatti contribuisce in maniera significativa alla bellezza e al prestigio della Regione Abruzzo, attirando visitatori da ogni parte del mondo. È imperativo che le autorità competenti riconoscano e tutelino questo patrimonio, garantendo servizi di alta qualità per i residenti e i visitatori anche al fine di garantire dignità alle popolazioni che da sempre donano lustro e prestigio al proprio territorio.
“Chiedere l’intervento provvisorio dei medici dell’esercito è un’ammissione di fallimento e un insulto all’intelligenza delle nostre comunità – dichiarano i Sindaci congiuntamente – non possiamo permettere che si giochi con la vita e la salute delle persone”. È categorico che la politica intervenga con soluzioni definitive e a lungo termine per garantire un servizio di qualità per tutti i cittadini.
Siamo di fronte alla consapevolezza che i fatti accaduti siano molto gravi, la mancanza di un medico sui mezzi del 118 di Pescasseroli, di Pescocostanzo e di Scanno è a tutti gli effetti una riduzione di pubblico servizio che grava su una popolazione già in difficoltà per la distanza dai servizi e dai presidi ospedalieri soprattutto per quelle patologie cosiddette “tempo-dipendenti”.
“Chiediamo – concludono i Sindaci – atti definitivi e coerenti, non promesse vuote e soluzioni temporanee. I cittadini del nostro territorio meritano rispetto e un’immediata azione da parte delle autorità competenti”.
Firmato,
Sindaco di Opi F.to Antonio Di Santo
Sindaco di Pescasseroli F.to Giuseppe Sipari
Sindaco di Pescocostanzo F.to Roberto Sciullo
Sindaco di Villetta Barrea F.to Giusy Colantoni
Sindaco di Civitella Alfedena F.to Giuseppe Rossi
Sindaco di Barrea F.to Aldo Di Benedetto
Sindaco di Scanno F.to Giovanni Mastrogiovanni
Sindaco di Alfedena F.to Luigi Milano
Sindaco di Scontrone F.to Francesco Melone