Vittorio Sgarbi si è dimesso da sottosegretario. Poteva farlo prima, forse. Ma lui lo ha fatto a differenza di altri del governo. E noi gli riconosciamo una dignità che in questo governo hanno davvero in pochi. “Già, perché la settimana che termina in queste ore ci ha dato l’ennesima dimostrazione di una squadra di collaboratori di Giorgia Meloni che definire imbarazzante è riduttiva”. Lo scrive il leader di Italia viva, Matteo Renzi, nell’editoriale de “Il Riformista”. “Fateci caso. Non parlo del ministro Sangiuliano cui Sgarbi ha dedicato parole talmente dure che in confronto le espressioni di Vincenzo De Luca verso il ministro della cultura – ministro delle cerimonie, per gli amici – sembrano carezze. Mi riferisco invece a chi il coraggio delle dimissioni non ce l’ha. Andrea Delmastro continua a mentire sulla serata di capodanno, l’ormai celebre veglione con sparo della provincia di Biella. Ieri è venuto fuori un dato che dimostra che oltre a Pozzolo altre due persone hanno toccato l’arma. Chi sono? E se tra questi vi è ovviamente chi ha sparato possono i pubblici ufficiali presenti in quella sala garantire di non aver toccato la pistola. E il lui – o, perché no, la lei – che ha sparato, perché non lo ammette prima che gli esami ulteriori provino una verità che i Fratelli d’Italia stanno nascondendo senza alcun pudore? Lollobrigida è ormai il Toninelli di questo governo”, aggiunge Renzi.
Ma l’editoriale è ancora ricco di spunti perché Il leader di Italia viva scherza su Urso: “Attacca le multinazionali e litiga con Ryanair, gli amici lo chiamano Urss”. L’ironia su Lollobrigida: “Cognato d’Italia, diventato ministro per merito e non per amichettismo”. L’affondo su Delmastro: “Continua a mentire sulla serata di capodanno”