Sulmona, 21 febbraio- “Non possiamo restare inermi di fronte all’ennesima tragedia che si consuma nei luoghi di lavoro, – così ha commentato il Segretario Generale della Filca Cisl Abruzzo-Molise, Giancarlo De Sanctis, il caso di Firenze dove sono morti 4 lavoratori in un cantiere edile.
“In Abruzzo e in Molise organizzeremo assemblee specifiche sulla sicurezza in tutti i luoghi di lavoro e presenteremo le 10 proposte della Filca Cisl contenute in un documento proposto al Governo nazionale per rendere sicuri i cantieri edili. In particolare puntiamo allo scorporo del ribasso d’asta dei costi della sicurezza e del lavoro; Stessa garanzia contrattuale per tutta la catena dell’appalto; Responsabilità in solido del committente; Formazione obbligatoria per le imprese edili come prerequisito per iscriversi alla camera di commercio; Formazione obbligatoria sulla sicurezza per tutti coloro che entrano in cantiere e per i lavoratori stranieri formazione obbligatoria di alfabetizzazione edile propedeutica al corso; Obbligo di affidare i lavori complessi ad imprese specialistiche non di sola mano d’opera, con esperienza quinquennale, certificata per realizzare quella specifica lavorazione; Premialità per le imprese asseverate dalla bilateralità edile e visite preventive obbligatorie del Cpt e dei Rlst nei cantieri; Introduzione della figura del Promotore della Sicurezza, un consulente per le attività ispettive, con obbligo di presenza settimanale in cantiere; Affidamento preferenziale dei lavori alle reti di impresa/aggregazioni con organizzazione aziendale volta alla qualità, alla professionalità ed alla responsabilità sociale di impresa; Cartello digitale di cantiere.
Secondo De Santis “In un periodo così particolare per l’edilizia è fondamentale dare qualità e trasparenza al mondo delle costruzioni e proteggere i lavoratori edili dal rischio elevatissimo di infortuni sul lavoro. Si tratta di fatto di governare i cantieri privati, specialmente quelli più grandi o ad alta intensità di mano d’opera, con regole già esistenti nei cantieri pubblici, per fornire quei principi di trasparenza e digitalizzazione che permettano una partecipazione attiva e responsabile di tutti, denunciando che le varie cause degli infortuni nei cantieri edili: I forsennati ritmi lavorativi dettati dai ristretti tempi di ultimazione dei lavori e dalla quantità di cantieri acquisiti da ogni singola azienda. L’enorme domanda di mano d’opera che ha portato nei cantieri lavoratori senza esperienza professionale e senza conoscenza delle basilari norme di sicurezza del cantiere. L’elevata presenza di mano d’opera straniera con scarsa conoscenza della lingua italiana e nessuna conoscenza della terminologia di cantiere. L’incontrollata corsa al massimo guadagno attraverso fenomeni di illegalità nell’utilizzo di mano d’opera irregolare o nell’impiego di materiali mezzi e metodi non conformi alle prescrizioni progettuali o legislative.“La nostra azione di tutela dei lavoratori punterà al potenziamento delle attività di sicurezza della nostra bilateralità, come la formazione, l’asseverazione, le visite dei tecnici dei Cpt e soprattutto il preziosissimo lavoro di prevenzione svolto dai nostri Rlst, il più efficace presidio di prossimità nei cantieri per la cultura e la prevenzione dei fenomeni infortunistici a difesa dei lavoratori edili”.