L’Aquila,27 febbraio-Una delle prime misure che i consiglieri regionali di Azione/Socialisti, eletti nella provincia dell’Aquila, proporranno al Consiglio regionale sarà un provvedimento normativo a favore della montagna. Il provvedimento, elaborato e proposto da Gianni Padovani ed Enrico Verini, introduce misure urgenti per favorire lo sviluppo economico e la ripresa delle aree marginali, nella finalità di contrastare con interventi efficaci e tempestivi il gravissimo spopolamento di molti borghi montani abruzzesi.
Le aree montane abruzzesi sono in corso di svuotamento: i giovani emigrano ed il 70% delle abitazioni nelle aree periferiche non è più abitato, oppure è abitato esclusivamente per poche settimane/anno. Oltre alla bassa natalità, che è un trend nazionale, sono altri i motivi che spiegano l’abbandono della montagna da parte dei giovani abruzzesi, come la carenza di servizi, l’assenza di opportunità di lavoro, gli eccessivi costi che comporta il vivere nelle aree periferiche (costi di trasporto, di riscaldamento domestico, ecc.). Molti comuni montani non dispongono di servizi di base a distanze accettabili, come la farmacia, lo sportello bancomat, l’ufficio postale, la banda larga, scuole per i figli, eccetera. E’ appena il caso di ricordare che la crisi della montagna, di cui lo spopolamento è conseguenza, riguarda principalmente i paesi della provincia aquilana, ma pure alcune aree del teramano e del chietino.
Nei ultimi cinque anni la situazione peggiora ulteriormente e la popolazione giovanile nella provincia aquilana si riduce di un ulteriore 15% . Del tutto inadeguata la politica del Governo Marsilio per le aree interne che ha prodotto soltanto una legge contro lo spopolamento, con incentivo sulla residenza nei Comuni delle aree interne, assolutamente insufficiente nella dotazione finanziaria, tant’è che l’esito della stessa normativa è praticamente irrilevante.
La proposta Padovani-Verini affronta la questione urgente del contrasto allo spopolamento. E’ ovvio peraltro che la tutela delle zone montane andrebbe affrontata in maniera organica dalle politiche economiche di tutti i livelli, a partire dall’Unione Europea e dal Governo centrale. Ma i nostri paesi montani non possono attendere che maturi a livello europeo, nazionale e regionale una nuova consapevolezza sullo sviluppo delle aree marginali e montane. Pur nella consapevolezza dei limiti di un approccio parziale, riteniamo come Azione/Socialisti urgente intervenire con misure imminenti a favore della montagna, perché i tempi delle politiche europee e nazionali non sono compatibili con la cogenza dei problemi in essere e perché con il governo delle destre si sono persi in Abruzzo ben cinque anni. Non possiamo permetterci di perdere altro tempo, qualcosa di efficace deve essere fatto e subito! Le misure urgenti proposte sono:
a) concessione di un “bonus riscaldamento domestico” di 1000 euro/anno ai nuclei familiari per l’alloggio utilizzato come prima abitazione ed a tutte le unità locali di impresa ed artigianali. L’agevolazione riguarda le famiglie e le imprese residenti ed operanti nei Comuni al di sopra dei 700 metri di quota o altro criterio oggettivo che ne determini la condizione di svantaggio. Per quanto riguarda i nuclei familiari il contributo sarà concesso al di sotto di una congrua soglia ISEE;
b) azzeramento dell’addizionale IRPEF per i residenti dei comuni abruzzesi al di sopra dei 700 metri di quota (o altro criterio oggettivo che ne determini la condizione di svantaggio). Nei meccanismi attuativi sarà garantita equità e progressività (l’azzeramento dell’addizionale Irpef dovrebbe essere collegata ad un congruo ISEE);
c) azzeramento dell’addizionale regionale IRAP (o imposta sostitutiva dell’IRAP come definita dalla delega fiscale) per le imprese operanti nei comuni abruzzesi al di sopra dei 700 metri di quota (o altro criterio oggettivo che ne determini la condizione di svantaggio);
d) esenzione del bollo auto, escluse le auto di lusso, per i residenti dei comuni abruzzesi al di sopra dei 700 metri di quota (o altro criterio oggettivo che ne determini la condizione di svantaggio). L’esenzione del bollo riguarda un’auto per ciascun residente. Particolari agevolazioni sono previste per i mezzi agricoli ed applicati alle imprese, aggiuntive e non sostitutive di quelle vigenti;
e) revisione e miglioramento della legge regionale n. 32/21 che prevede incentivi destinati ai nuovi residenti dei comuni montani in via di spopolamento. La legge regionale va migliorata nei meccanismi operativi e deve essere dotata di risorse sufficienti in relazione agli obiettivi posti. In particolare, occorre almeno raddoppiare (da 2500 euro/anno a 5000 euro/anno) il bonus per le famiglie che si trasferiscono in una località di montagna e vi rimangono per almeno 5 anni.
Le misure urgenti proposte non possono sostituire una politica economica organica di sviluppo della montagna ma certamente possono avere un effetto rilevante nell’obiettivo dichiarato di contrastare hic et nunc la fuga dei giovani. Se non arrestiamo subito l’emorragia dei giovani, le aree interne sono condannate ad un irreversibile declino.
Ecco perché Azione/Socialisti propone misure urgenti, snelle, di semplice applicazione, ma di sicura e veloce efficacia nel cogliere la priorità delle priorità: trattenere popolazione nelle aree svantaggiate, coincidenti sostanzialmente con la aree montane, abbattendo almeno in parte i crescenti costi impropri che chi abita nelle aree svantaggiate deve sostenere.