11 Maggio 2021 8:04 by redazione · Edit this post
Sulmona,11 maggio– Come sarà la Sulmona dei prossimi anni e cosa farà per fronteggiare le nuove sfide che pure sono dietro l’angolo? La politica in questa città che pure vanta da sempre tradizioni robuste oggi sembra impazzita. Non sa piu’ raccontare nulla e soprattutto non sa proporre niente
C’è da tempo una corsa smodata di tanti, uomini e donne, che sognano di utilizzare l’ascensore della politica per conquistare la poltrona piu’ alta a Palazzo San Francesco, quella del sindaco, solo quella. Poco importa se il protagonismo sfacciato per apparire, balbettando qualcosa senza senso, lamentandosi sempre e di tutto è divenuto irritante per i sulmonesi che conoscono anche i valori,la coerenzza,le qualità di ciascuno soprattutto i comportamenti di quelli che da anni si muovono con grande disinvioltura da una formazione all’altra
Finora nel tritacarne mediatico, ne sono finiti già 27 fra aspiranti e sognatori, tra uomini e donne. Altri ancora , forse, se ne aggiungeranno nelle prossime settimane. Per carità e con il dovuto rispetto tutte brave persone ma molte addirittura improponibili ad essere eletti perfino consigliere comunale in qualche piccolo borgo del circondario.
Paradossalmente, puo’ sembrare un’anomalia, ma a fare “ piu’ notizia” di questi tempi così complicati anche a Sulmona, come ad Avezzano , non è la politica dei partiti ma l’attività amministrativa. Basti riflettere un momento cosa stanno facendo i sindaci marsicani e peligni sui temi della coesione territoriale, della programmazione regionale, dell’alta velocità, delle infrastrutture, della sicurezza autostradale e nelle prossime ore anche per la difesa dei piccoli tribunali che rischiano dopo le disattenzioni dei parlamentari abruzzesi di veder fallire l’obiettivo della proroga del autunno 2022. Non spetta a noi giudicare se questo lavoro è stato utile per la città ed il territori Ovunque questo diritto appartiene sempre agli elettori e non ai ciarlatani occasionali. A noi spetta invece il compito di giudicare e riflettere su cosa è stato capace di fare la politica nel suo complesso negli ultimi anni e cosa potrebbe tornare utile per la nostra città per i prossimi.
Diciamocelo con franchezza alla luce delle esperienze di questi ultimi anni. in una fase così delicata e complessa non c’è piu’ spazio a Sulmona per riproporre esperienze come questa che sta concludendosi. Una buona amministrazione la fanno da sempre bravi amministratori non solo quelli che hanno il dovere di amministrare ma anche quelli che debbono necessariamente controllare e stimolare A Sulmona se abbiamo avuto una maggioranza mediocre, sicuramente c’è stata una minoranza pessima incapace di assolvere a quel po’ che era necessario e utile per il bene della città. Non si puo’ sempre dire no su tutto, spesso occorre dire nì e talvolta anche sì. Per affermare il governo del cambiamento servono politiche costruite intelligentemente da partiti e movimenti capaci di unire una comunità, pur nella differenza di pensiero, e non dividerla con polemiche odiose e inutili .
A Sulmona oggi i Partiti non esistono piu’ o meglio non esistono nell’immaginario popolare con quella funzione di stimolo come hanno sempre fatto in passato. Basta riflettere un po’ sulle reazioni suscitate fra la gente al chiacchiericcio di chi lavorava a costruire ipotesi strampalate di grandi coalizioni “ innaturali” fra destra e sinistra o schegge delle stesse formazioni. Invece occorre restituire equilibrio allo scacchiere politico cittadino rompendo l’attuale bipolarismo anomalo con destra e sinistra inconcludenti e perfino incapaci di esprimere una propria forza in Consiglio comunale o uno straccio di idea sulla città che vogliamo. Poi perché lamentarsi se a Sulmona cinque anni fa c’è stata l’esplosione del del civismo “ casereccio” ? Cosa si è fatto in questi anni per comabatterlo e magari sfidarlo su alcune idee precise?
Non so se sono state queste anche le considerazioni che hanno spinto alcuni protagonisti della politica degli anni scorsi, di quella stagione fortunata per la città ed il territorio a ripensare , insieme ad un gruppo di giovani,al sogno ( e non solo) di rispolverare il progetto tanto caro ai moderati , soprattutto ai cattolici democratici( e non solo), di dar vita a quella politica del “ Centro democratico” ,che in passato tanto bene ha fatto alla città.
Chi conosce la storia di questa città sa bene che a Sulmona, negli ultimi cinquant’anni, la politica non è mai stata appiattita su posizioni estreme di destra o di sinistra ma si è costruita spesso su coalizioni centriste guidate dalla Dc e con l’apporto di socialisti, repubblicani, socialdemcroratici e qualche occasione anche di liberali. Quelli erano gli anni in cui in città la politica sapeva lottare per tanti obiettivi e restare sempre unita e dove uomini prestigiosi della destra o della sinistra non facevano mancare, senza rinunciare mai alla propria coerenza, quel contributo necessario per il bene della città e della propria gente.Erano i tempi in cui si lottava per l’occupazione ( Fiat,Tonolli,Crodo ecc.), casello autostradale, Consorzio Industriale, costruzione della nuova ala dell’Ospedale, la battaglia per la provincia, trasporti, cultura Poi ogni cinque anni s’iniziava una nuova partita sempre con le stesse regole e magari con calciatori nuovi. La gente apprezzava e si entusiasmava.
Da qualche tempo, una ventina di anni, le partite oltre a giocarsi con calciatori e allenatori sbagliati, si sono concluse malamente e prima dei tempi regolamentari. La città, sfinita e malincoinica, è retrocessa piu’ volte e la sua condizione è sotto gli occhi di tutti. Noi siamo convinti che nel prossimo campionato si puo’( e si deve ) fare di piu’, la città puo’ tornare a lottare e magari vincere.E come tutti gli amanti del calcio sanno dopo aver subito una rete si riparte ma sempre riemettendo la palla a.. centro. Anche nella partita della politica questa regola puo’ tornare utile ripartendo da questa posizione strategica. Chissà.. Buona giornata a tutti
Asterix