Sulmona, 19 aprile Confagricoltura Abruzzo esprime grande preoccupazione per l’enorme ritardo relativo agli interventi economici a sostegno dei danni causati dai violenti attacchi di Peronospora causati dal fungo “Plasmopara Viticola” a causa delle costanti piogge susseguitesi per quaranta giorni. “Circa un anno fa, infatti, iniziarono le piogge intermittenti che colpirono pesantemente il 67,5% delle coltivazioni provocando la più grande crisi economica del settore vitivinicolo mai subita a memoria d’uomo”. Lo rivela Mauro Lovato Vicepresidente di Confagricoltura Abruzzo.
“Viticoltori e Cantine Sociali sono in sofferenza economica e dal prossimo mese saranno nelle condizioni di non poter pagare le spese correnti, l’acquisto del carburante agricolo e dei prodotti fitosanitari, Si passerà al licenziamento del personale, all’impossibilità di affrontare la prossima vendemmia per mancanza di collaboratori ma cosa ancor più grave saranno costretti a far ricorso ad indebitamenti bancari ipotecari per ottenere liquidità. Ricordiamo che Confagricoltura Abruzzo sin dal 5 giugno 2023, aveva allertato il Presidente Marco Marsilio della crisi economica che stava per colpire il settore vitivinicolo. Successivamente partecipò a riunioni, trasmise proposte e sollecitazioni per affrontare per tempo il problema incipiente. Pur ricevendo conforto ed aiuto dall’ex Consigliere Mauro Febbo, dall’Assessore Mario Quaglieri, dall’Assessore Emanuele Imprudente, dal Sottosegretario Luigi D’Eramo e dal Senatore Sigismondi, artefici di azioni regionali e ministeriali. Tutt’ora- prosegue Lovato- siamo ancora fermi al palo. Confagricoltura Abruzzo denuncia tutti i ritardi accumulati in 12 mesi e non vuole essere partecipe e indifferente a queste inefficienze”.
Con le poche risorse regionali è stato fatto un intervento cui hanno potuto partecipare un centinaio di viticoltori a fronte di decine di migliaia di aziende colpite dalla catastrofe. Tuttavia, oggi i pochi beneficiari del prestito ancora non riescono a sottoscrivere il contratto di finanziamento con la FIRA, la finanziaria regionale. Spiace che in questi giorni al Vinitaly, a parte le passerelle e i “in alto i calici”, il mondo economico e politico ha dimenticato questa immane disgrazia che ha colpito i viticoltori abruzzesi non dando ascolto al nostro grido d’allarme per la mancata produzione regionale del 70% di uva da vino, per i mancati accordi con l’Abi (Associazione Bancaria Italiana) per bloccare i mutui per 24 mesi, per gli interventi compensativi del fondo di solidarietà nazionale facenti capo al Decreto Legislativo 102/2004. “Al Presidente Regionale Marco Marsilio e al riconfermato Vicepresidente e Assessore agricoltura Emanuele Imprudente- conclude sconsolato Lovato- faccio appello per affrontare, con decisione, questa situazione. Il tempo è scaduto e siamo pronti a manifestare contro chi fino ad oggi si è dimenticato della materia prima con la quale si produce il nostro vino e che ha fatto sfilare in bella mostra tutti i politici al Vinitaly”.