Sulmona, 29 aprile. Domani 30 aprile sarà la giornata dell’orgoglio Coldiretti, con non meno di 50mila agricoltori in tutte le province d’Italia che, da nord a sud si mobiliteranno per riunirsi in 96 assemblee per costruire, partendo dalla base, le prossime battaglie che vedranno Coldiretti impegnata nei mesi che verranno in vista anche delle elezioni europee. Tutto nell’anno delle celebrazioni degli 80 anni della più grande associazione agricola d’Italia e d’Europa. In Abruzzo sono coinvolte le province di Pescara, Chieti, Teramo e L’Aquila in cui si svolgeranno le assemblee provinciali coinvolgendo i consigli direttivi, i giovani, le donne e i pensionati dell’organizzazione.
A tutte le assemblee, fa sapere la Coldiretti Abruzzo, parteciperà Alessandro Apolito, capo del servizio tecnico della Confederazione nazionale.
Sempre domani, in tutte le aziende agricole sventoleranno le bandiere gialle e campeggeranno in giro per l’Abruzzo striscioni legati alle richieste contro le importazioni sleali, il falso made in Italy o quella per la richiesta di un piano invasi che, soprattutto in questo periodo storico, può e deve diventare ottantesimo anniversario di Coldiretti coincideranno in Abruzzo con l’inizio della raccolta firme per una legge popolare europea per garantire trasparenza sulle etichette di tutti gli alimenti con l’abolizione del codice doganale per l’origine dei cibi che deve diventare una priorità.
“Non è più accettabile, spiega Coldiretti, assistere a scene come quelle vissute durante la mobilitazione del Brennero, dove si è visto arrivare dei prosciutti, del concentrato di pomodoro, della frutta o della verdura e diventare con l’ultima trasformazione sostanziale a tutti gli effetti dei prodotti italiani. Il 30 aprile sarà l’occasione per rilanciare l’impegno a denunciare alle istituzioni e ai cittadini consumatori, che non si può non stare dalla parte dei produttori agricoli che si impegnano ogni giorno a portare sulle tavole degli italiani le eccellenze dei nostri territori e a fermare l’arrivo incontrollato di prodotti dall’estero”.