“Marsilio elude la legge per accontentare i malumori del suo centrodestra“
Sulmona, 20 maggio- “Due mesi dopo l’election day la priorità del Presidente Marsilio è quella di tenere unita la sua maggioranza di centrodestra, perennemente spaccata dalla spartizione di poltrone e ulteriormente messa a dura prova da gelosie e litigi interni che ne stanno minando la stabilità – dichiarano i Consiglieri Taglieri e Alessandrini (M5S) – Dopo aver assistito ai battibecchi che hanno portato alla nomina dei Presidenti di Commissione e al giro di surroghe per entrare in Consiglio Regionale, gli abruzzesi devono ora subire l’affronto di una palese violazione dello Statuto regionale attraverso la quale il Presidente Marsilio, per tramite di un decreto da lui firmato, assegna a Nicola Campitelli, fresco di nomina di presidenza della terza commissione, le deleghe in materia di rifiuti, urbanistica e territorio, demanio marittimo, energia e paesaggio. Competenze e ruoli da assessore a lui che, però, assessore non è, essendo rimasto fuori dalla Giunta ed occupando la posizione di Consigliere regionale. Nella convinzione di poter agire indisturbato, il Presidente Marsilio tenta una forzatura amministrativa che non dovrebbe appartenere a un uomo delle istituzioni e che, inoltre, creerebbe un pericoloso precedente: un consigliere non può essere al contempo assessore, anche in assenza di nomina formale. Marsilio, Campitelli e il centrodestra se ne facciano una ragione”.
La polemica è esplosa dopo la pubblicazione del decreto del Presidente della Giunta regionale sull’assegnazione delle deleghe in materia di rifiuti, urbanistica e territorio, demanio marittimo, energia e paesaggio al Consigliere Campitelli “Uno dei primi dossier sul quale mi metterò subito al lavoro – afferma Campitelli – riguarda l’importante tema dei rifiuti. Già da lunedì mattina, insieme all’AGIR, programmerò una serie di incontri su ogni territorio provinciale per definire il piano d’ambito strategico per servizi e impiantistica per assicurare una ‘rivoluzione’ in termini di efficienza ed economicità di gestione, adeguando i contratti degli operatori. Anche sulla delicata tematica delle concessioni balneari – sottolinea – la Regione farà la sua parte come ha già dimostrato in questi anni, essendo stata l’unica a livello nazionale a difendere la categoria, l’unica arrivata fino al Consiglio di Stato per tutelarne le prerogative. Oggi, sfruttando uno scenario giurisprudenziale in continua evoluzione continueremo a fare il massimo per salvaguardare aziende, occupazione e famiglie”.