Presentato al Teatro comunale ‘M.Caniglia’ l’ultimo libro dell’avvocato Lando Sciuba” 9-101943 Sulmona-Dachau: solo andata” un’iniziativa editoriale che ricostriuisce un pezzo di storia importante della città e del territorio e che in questo particolare momento, assai delicato,che l’Europa sta vivendo invita alla riflessione. Una partecipazione straordinaria di pubblico con ospiti illustri come il prof. Francesco Sabatini Presidente emerito dell’Accademia della Crusca ed il prof. Francesco Mercadante Presidente emerito della Fondazione ‘G.Capograssi” e poi tante altre personalità,amministratori, giovani, testimoni diretti di quelle drammatiche giornate .Assente il prof. Walter Cavalieri per motivi di salute ha inviato un toccante messaggio di partecipazione
Sulmona, 3 aprile– Il detto afferma che la storia insegna ma a lasciare un traccia profonda nella società è l’impegno di chi riporta il passato in un presente bisognoso di consapevolezza civica.
Ad avvalorare quanto precedentemente sostenuto è il lavoro certosino dell’avvocato Lando Sciuba di ricostruzione di un pezzo costituente la storia di Sulmona e del circondario. Nella giornata di ieri, 2 aprile 2022, l’avvocato ha presentato la sua nuova opera “9-10-43 Sulmona-Dachau solo andata” al Teatro Maria Caniglia di Sulmona.
Il libro ricostruisce, con attenzione, rigore documentale e la passione che da anni caratterizzano l’impegno culturale dell’autore, la deportazione dei detenuti comuni e politici ristretti nel penitenziario della Badia di Sulmona oltre che dei nove giovani di Roccacasale che erano stati catturati alcuni giorni prima nel corso di un rastrellamento, nel campo di concentramento di Dachau.
( il folto pubblico presente al Teatro Caniglia ph.a pantaleo)
Ad inaugurare l’evento, l’Inno d’Italia interpretato dal tenore Massimo Pace. Sono intervenuti: il sindaco di Sulmona Gianfranco Di Piero, il Vice sindaco di Roccacasale Agostino De Simone, il Prof. Francesco Mercadante, Professore emerito di Filosofia del Diritto Università di Roma ‘La Sapienza’ e Presidente della Fondazione “Giuseppe Capograssi”- Roma, il Prof. Francesco Sabatini, Professore emerito di storia della Lingua Italiana- Università Roma Tre e Presidente emerito dell’Accademia della Crusca. Il percorso sulle strade, spesso dolorose, del nostro territorio, è stato condotto e moderato dal dott. Giovanni Ruscitti.
Fonte di profonda commozione le pagine scritte da Egidio Casasanta, testimonianza diretta di deportazione, lette dal figlio Ezio. In quell’esatto momento si è assistito ad un passaggio di testimone carico di coscienza. Un attimo di cruda poesia ritrattante uno squarcio di cielo in tempesta carico di parole pungenti e strazianti.
“Ho letto il libro dalle bozze perché Lando mi ha concesso questo privilegio – ha ricordato al pubblico gremito il sindaco di Piero- è una storia che meritava di essere raccontata. Mi sento di esortare, anche a nome di tutti, considerando il riscontro del pubblico, l’avvocato Lando Sciuba a continuare il suo lavoro per l’interesse della città”.
“Una cerimonia come questa di oggi – ha affermato il Professor Sabatini – rappresenta la volontà di costruire una migliore vita a quelli che sono i più giovani, ignari di tutto ciò. La scuola non deve essere di parte, non deve svolgere una funzione di direttiva ideologica ma dare gli strumenti per conoscere i fatti. I miei antenati hanno studiato al ginnasio di Sulmona, mia madre era di Introdacqua, mi sento molto legato a questa città e a tutto il territorio. Ringrazio i sindaci e le scuole per mantenere viva la coscienza civica perché non dimentichi quello che c’è stato. Il futuro dipende dalla nostre conoscenze del passato. Grazie Lando perché sei capofila di questo impegno”.
Il Professor Mercadante, si è rivolto agli attenti spettatori coinvolgendoli con la narrazione della propria esperienza di guerra. Senza romanzare nulla, senza apostrofi rosa in un mondo fatto di bombe, aggiunge: “sono del 1926, io c’ero. Ho visto tutte le correnti del volontariato dopo l’impero verso la Spagna e tutto ciò che ne ridondava in Italia. In quel pomeriggio tragico in cui fu dichiarata guerra, io c’ero. Non c’erano le ovazioni che il duce si aspettava. Era la morte della patria”
Un altro oscuro paragrafo della stessa pagina di storia è stato riportato dal vicesindaco di Roccacasale De Simone. Il ricordo della tragedia consumata nella notte tra l’8 e il 9 ottobre del 1943 a Roccacasale, piccolo centro che ha visto 9 persone allontanarsi forzatamente e deportate nei campi di concentramento. “Tre persone ritornarono al paese, le restanti sei morirono nei campi di sterminio. Tra i sei dispersi c’era mio zio Angelo di soli 16 anni. Mia nonna ci raccontava sempre di quel maledetto giorno, del giorno in cui le strapparono il figlio dalla braccia e, senza poter fare nulla, lo vide allontanarsi fino a sentire solo la voce <<mamma fai qualcosa, mà aiutami>>.
Parole, fiumi di parole, concatenazioni di vocali e consonanti che fanno male all’anima. Pugnali conficcati nelle coscienze della cittadinanza affinché tutti possano ricordare e tramandare ai più giovani con impegno e dedizione. Mai come oggi, tali testimonianze si ergono a pura attualità, a ricordare che la storia non può essere una ruota, non può girare e tornare al punto di partenza.
Chiara Del Signore
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La silloge di storia contemporanea realizzata Lando Sciuba negli ultimi anni:” La via dell’onore” (1966);”La passione secondo Pietransieri” (1997);” I giustizieri di Sulmona (2005), e ” E dissero Jamm’ mo” ( 2017)
1 Commento
Bene Sciuba, ma prima dovrebbe spiegarci dove è finita la fantomatica Banda Sciuba…