Sulmona, 21 giugno– C’era da aspettarselo. Troppo ghiotta per la politica attenta questo passaggio sulla complessa storia del Cogesa, sul problema dei rifiuti, sulla scarse solidarietà manifestate in passato, sui rischi legati alla qualità dell’aria e ai riflessi sulla salute di tanta gente. E così stamani Angelo D’Aloisio, Capogruppo (M5S) in Consiglio comunale ha preso carta e penna ed ha risposto per le rime alla nota congiunta dei sindaci di Anversa degli Abruzzi, Cocullo, Goriano Sicoli, Bugnara, Molina, Villalago, Campo di Giove, Pacentro, Prezza, Secinaro, Raiano, Roccacasale, Introdacqua, Castel di Ieri e Scanno. Scrive D’Aloisio
“Leggo oggi sulla stampa un comunicato emesso dai Sindaci che avevano rifiutato i ristori ambientali ai Comuni di Sulmona e Pacentro, dimostrando una totale mancanza di sensibilità nei confronti delle comunità colpite. Sono gli stessi Sindaci che hanno favorito il Comune di L’Aquila, permettendo di scaricare immondizia indifferenziata oltre i limiti consentiti, stabilendo un prezzo minimo per poi nemmeno farsi pagare, oggi, in una situazione drammatica per il COGESA e dopo che sta finalmente emergendo la verità grazie all’azione politica dell’amministrazione di Sulmona, tentano disperatamente di salvare la faccia con subdole iniziative di facciata
Credono forse che una semplice azione pubblica promossa attraverso un comunicato stampa possa cancellare la loro responsabilità politica di fronte ai cittadini e in particolar modo verso coloro che vivono nei pressi della discarica? Si sbagliano di grosso! La vergogna e il disprezzo che hanno scatenato con le loro decisioni meschine e irresponsabili non si possono cancellare con false apparenze o con strumentali intenzioni rilasciate attraverso un comunicato stampa La città e i suoi abitanti meritano rispetto, trasparenza e coerenza, non di certo lacrime di coccodrillo e azioni di facciata.
La dignità delle persone e la tutela dell’ambiente vanno al di sopra degli interessi personali e delle relazioni politiche. È ora che inizino ad assumersi le proprie responsabilità, magari proprio iniziando ad ammettere le loro scelte sbagliate del passato riguardo la gestione di COGESA e facendo quadrato con chi ha anteposto una buona gestione della partecipata alla semplice nomina di parte.
Non c’è più tempo per tatticismi, la situazione economico finanziaria del COGESA è drammatica e chi ne è stato la causa farebbe bene, visto che gli riesce difficile ammettere i proprio errori, a fare una parola di meno.”