I distretti si configurano come un nuovo modello organizzativo per la pianificazione delle risorse territoriali e saranno in grado di attivare forme di governance locali adeguate alla risoluzione di problemi socio economici
Sulmona, 11 luglio- L’agricoltura abruzzese punta a profonde trasformazioni e tenta di organizzarsi al meglio. La giunta regionale infatti ha approvato il riconoscimento dei primi due distretti biologici regionali “Biodistretto Valle Peligna – Sirente Velino” e “Biodistretto Le Verdi Valli Teatine”” . Lo ha annunciato il vicepresidente della giunta regionale e assessore all’Agricoltura Emanuele Imprudente
Il riconoscimento dei due Distretti Biologici rientra tra gli obiettivi che la Regione Abruzzo, tramite l’assessorato all’Agricoltura, ha incentivato e perseguito negli ultimi anni in tema di sviluppo territoriale, coesione e inclusione sociale, sicurezza alimentare, riduzione dell’impatto ambientale dei processi produttivi e dello spreco alimentare, con l’obiettivo di salvaguardare il territorio e il paesaggio rurale nonché di valorizzare le produzioni agroalimentari di qualità, in particolare quelle biologiche, incentivando l’integrazione di filiera del sistema agricolo e agroalimentare ed il rafforzamento dei distretti nelle aree sottoutilizzate.
“E’ fondamentale stimolare i sistemi produttivi territoriali caratterizzati da un fattore aggregante rispetto al sistema produttivo agricolo e agroindustriale – continua Imprudente: i distretti del cibo sono strumenti funzionali all’integrazione tra imprese e tra impresa e territorio, con il coinvolgimento anche delle istituzioni e della società civile e con risvolti sociali, culturali e di sensibilizzazione mediante azioni di formazione, marketing territoriale, promozione del territorio e delle produzioni tipiche, cura del paesaggio, attrazione di nuovi flussi turistici ed implementazione della ricettività, cura e fruizione di nuovi spazi, valorizzazione della biodiversità ed incentivazione della filiera apistica.
Il distretto denominato “Biodistretto Valle Peligna – Sirente Velino” vede come soggetto proponente l’Azienda Agraria dell’Istituto di Istruzione Superiore “A. Serpieri” di Avezzano , nella sede territoriale di Pratola Peligna ed è circoscritto nel territorio dei seguenti Comuni della provincia dell’Aquila: Pratola Peligna, Roccacasale, Pacentro, Prezza, Raiano, Corfinio, Vittorito, Sulmona, Introdacqua, Pettorano sul Gizio, Goriano Sicoli, Castelvecchio Subequo, Molina Aterno, Castel Di Ieri, Acciano, Secinaro, Rocca Di Mezzo, Cerchio, Celano, Collarmele, Fagnano Alto, Fontecchio, Gagliano Aterno, Magliano dei Marsi, Massa D’Albe, Ocre, Ovindoli, Pescina, Rocca di Cambio, Aielli, San Demetrio né Vestini, Tione Degli Abruzzi.
Il distretto “Valli Verdi Teatine”, con soggetto proponente la Società Fiera dell’Agricoltura e dell’Artigianato Città di Vacri s.r.l.s. di Vacri (CH) ed è circoscritto ai seguenti Comuni della provincia di Chieti: Ari, Bucchianico, Casacanditella, Casalincontrada, Chieti, Fara Filiorum Petri, Francavilla al Mare, Guardiagrele, Miglianico, Ortona, Pennapiedimonte, Pretoro, Rapino, Ripa Teatina, Roccamontepiano, San Martino Sulla Marrucina, Torrevecchia Teatina, Vacri, Villamagna.
I distretti si configurano come un nuovo modello organizzativo per la pianificazione delle risorse territoriali e saranno in grado di attivare forme di governance locali adeguate alla risoluzione di problemi socio economici, garantendo la concertazione e il coordinamento nell’assunzione delle decisioni, nonché una migliore organizzazione del tessuto produttivo. È prevista, in questo senso, l’attivazione di uno sportello unico di distretto per i servizi alle imprese rurali e uno sportello sociale a disposizione del cittadino, al fine di informare e sensibilizzare i portatori di interesse e favorire la nascita delle reti orizzontali e verticali tra i produttori, attraverso azioni di accompagnamento e sensibilizzazione promosse dalla organizzazione Distretto Biologico rivolte all’implementazione delle relazioni tra gli operatori di filiera con gli altri comparti produttivi, le istituzioni coinvolte e la società civile.