Sulmona, 3 agosto- “Io penso, e l’ho detto subito, che fare la vittima nel giorno della commemorazione della strage del 2 agosto 1980 attaccando il presidente dell’associazione dei familiari delle vittime vere sia una cosa deplorevole”. Lo spiega la segretaria del Pd Elly Schlein in un’intervista a La Stampa, dopo le polemiche nell’anniversario della strage di Bologna con lo scontro tra la premier Giorgia Meloni e l’associazione dei familiari delle vittime.
“Anche nelle commissioni parlamentari vediamo inaccettabili tentativi di riscrivere la storia. Del resto questi si tengono stretti la fiamma nel simbolo e poi fanno pure gli offesi – prosegue -. Noi continueremo a camminare come ogni anno a fianco della città e dei familiari delle vittime. Ma fare la vittima contro le vittime vere, nel giorno stesso della commemorazione di una strage che ha fatto 85 morti e 200 feriti, dimostra che Meloni non è in grado di svolgere il suo compito, di guidare una comunità”. La segretaria Dem sottolinea poi che “chi governa si deve fare carico di cucire le fratture, di sanare le ferite, non è mica normale che quelle famiglie abbiano aspettato 40 anni per vedere i processi – aggiunge -. E invece Meloni fa il contrario: divide, spacca il Paese, mette gli uni contro gli altri. Cerca ogni giorno un nemico, un capro espiatorio, per coprire la mancanza di risposte e l’incapacità di questo governo. Penso che il vittimismo sia la cifra politica di Meloni e che non riesca a trovarne un’altra nemmeno da premier, ma con il vittimismo non si governa un Paese”. Nel centrodestra dopo le elezioni europee le liti “sono più evidenti. Continuano a litigare e si dimenticano di governare: l’ultima questione è sugli extraprofitti che dividono Fratelli d’Italia da Forza Italia”