La rassegna “Libri sotto le stelle” ha ospitato ieri sera la giovanissima scrittrice abruzzese che da qualche anno insegna a Milano ma non ha mai dimenticato la sua terra d’origine autrice del volume “E c’erano gerani dappertutto” Si è confrontata con Marta Di Cola, dottora di ricerca in Filologia, linguistica e letteratura all’Università Sapienza di Roma. Ne è venuta fuori una fotografia di grande interesse umano, sociale, culturale comune in tante piccole realtà italiane e che in Abruzzo si avverte in modo particolare. E poi i riflessi sulle aree interne, sul fenomeno dello spopolamento, della disoccupazione. Insomma una bella occasione che ha lanciato tanti messaggi utili di cui si parlerà molto
Bugnara, 3 agosto– Prosegue il viaggio alla scoperta dell’eredità delle radici portata avanti dalla kermesse letteraria “Libri sotto le stelle” a Bugnara.
La rassegna, organizzata e promossa dal Centro Studi e Ricerche “Nino Ruscitti” ha ospitato, ieri sera, in un clima tanto ventoso quanto suggestivo, “E c’erano gerani dappertutto” di Valentina Di Cesare.
“Siamo al secondo appuntamento della nostra rassegna – ha annunciato il Presidente del Centro Studi Matteo Servilio – Come già detto nella scorsa occasione, il tema di questa rassegna è l’eredità culturale. È una parola che restituisce l’idea della dinamica della storia attraverso la memoria. Non è una prospettiva immutata, anzi, muta con il tempo. Tra i temi legati all’eredità c’è quello dell’emigrazione”.
Il libro, edito da Radici Edizioni, è un’antologia femminile dell’emigrazione in cui sedici scrittrici nordamericane contemporanee sono state chiamate a confrontarsi con il proprio patrimonio identitario. Le autrici – tutte di origini italiane – fanno i conti con il proprio passato familiare, presentando percezioni diverse della propria identità all’interno di entrambe le comunità, quella di arrivo e quella italiana d’origine. Il risultato è un’opera multiforme, sospesa tra retrospezione e introspezione, caratterizzata da una pluralità di sguardi in cui ciascuna scrittrice, a modo proprio, disseppellisce un personale forziere dai fondali di un oceano di memorie e sensazioni, parole e silenzi attraverso i propri racconti.
Moderatrice dell’evento è stata Marta Di Cola, dottora di ricerca in Filologia, linguistica e letteratura all’Università Sapienza di Roma, insegnante di lettere presso la scuola media, e socia dell’APS Scosse per cui si occupa di linguaggio ed educazione alle differenze.
“Sono molto felice di essere qui – ha esordito la Professoressa Di Cola – e di avere l’occasione di dialogare con Valentina Di Cesare su questo volume molto interessante. Questo sguardo femminile serve a far esplodere quella che è la narrazione delle emigrazioni fatte di uomini all’avventura e di donne silenziose, reticenti, chiuse nelle cucine. Questa visibilizzazione delle nonne, delle madri, delle figlie, mi sembra essere un’eredità di tutti e tutte”.
“Si tratta di racconti, sì, universali ma sono racconti di donne. Ci tenevo a ricordarlo perché per la prima volta abbiamo voluto riportare un focus sull’emigrazione visto da un punto di vista femminile. Questo perché sappiamo che il tema emigrazione è ancora visto in Italia come un tabù e lo è ancor di più se a raccontarlo sono le donne”. Ha affermato l’autrice Valentina Di Cesare.
Presente, come in ogni evento promosso dal Centro Studi, anche la libreria Ubik Sulmona.
Chiara Del Signore
foto di Sara Di Censo
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