Quasi 300 milioni di Iva sottratti all’erario, al via il recupero alle casse dello stato
Pescara, 5 agosto- Sono più di 850 gli operatori economici, perlopiù stranieri, scoperti dalla Guardia di Finanza di Pescara per aver effettuato, senza dichiararlo al Fisco, vendite irregolari di beni a consumatori privati, attraverso i canali dei colossi del marketplace.
La stretta sull’evasione nell’e-commerce ha fatto emergere un giro d’affari milionario. Il business supererebbe complessivamente un volume di 1,3 miliardi di euro. Di questo, oltre il 47% sarebbe stato occultato all’Erario, con quasi 300 milioni di IVA evasa e non dichiarata.
L’inchiesta delle Fiamme Gialle di Pescara si è incentrata sull’analisi dei dati riguardanti oltre 2.500 venditori, posti in raffronto con gli elementi informativi forniti dai gestori dei siti e-commerce.
Dall’attività investigativa è emerso che gli ordini, effettuati su note piattaforme web, riguardavano principalmente merci tessili ed elettroniche e pervenivano ad una vasta rete mondiale di imprenditori, che, omettendo di registrarsi ai fini IVA o dichiarando un volume di vendite, su territorio italiano, inferiore a quello reale, massimizzavano i profitti, in concorrenza sleale con gli altri operatori di mercato.