Sulmona, 23 settembre- C’è chi le considera ‘fastidiose’, chi si innervosisce per alcune osservazioni legate all’ambiente e alla creazione di nuove condizioni per rendere la città piu’ vivibile ma una nuova politica piu’ attenta per i diversi problemi della città dal verde pubblico,alla viabilità interna,dalla sicurezza delle strade,alla carenza di parcheggi ormai s’impone con urgenza e non è piu’ rinviabile.
Un caso per tutti: Viale Giovanni XXIII, una delle strade centrai piu’ improtanti e trafficate della città,da qualche tempo non è piu’ vivibile, per l’intensità del traffico, per l’elevato tasso d’inquinamento, per la confusione veicolare, la carenza di parcheggi ,per il pericolo per i pedoni che debbono proteggersi nopn solo dalle tante buche ma anche dall’elevata velocità di vetture e moto. Eppure lungo quella strada ci sono uffici pubblici, negozi,banche,scuole che impongono attenzione e prudenza. E anche in questo caso una vigilanza piu’ intensa e rigorosoa non guasterebbe.
Ma nelle ultime ore è tornato alla luce un nuovo caso di gestione del verde pubblico. I rappresentanti cittadini del Comitato spontaneo per la tutela e la valorizzazione del verde urbano hanno portato alla ribalta un nuovo esempio sulla gestione del verde pubblico “Siamo in via Circonvallazione Orientale, a due passi da Porta Pacentrana, scrivono in una nota,dove sono quasi terminati i lavori di sistemazione del parcheggio. Qui la base in cemento della rete di recinzione è stata attaccata letteralmente ad alcuni alberi, togliendo loro un essenziale spazio vitale.
Come se gli alberi non svolgessero funzioni fondamentali per noi umani ma fossero solo dei fastidiosi ingombri. Eppure, almeno in corrispondenza di questi alberi, sarebbe bastato realizzare la recinzione un po’ più distante. O è un modo per preannunciare il loro abbattimento? Eh già, se un domani le radici degli alberi arriveranno a spaccare il cordolo, la colpa naturalmente sarà degli alberi e allora il loro destino è segnato.
Esattamente come è accaduto all’albero all’inizio dei “cordoni” di piazza Garibaldi, la cui unica colpa era quella di aver rotto con le sue radici un muretto che peraltro era anche posticcio”. Ovviamente nel mirino degli ambientalisti è finito poi il Vice sindaco della città Sergio Berardi. Perché ? “Come ha ripetuto in più occasioni, Il suo sogno- si legge nel documento– è quello di piantare, entro il termine del suo mandato, la bellezza di 20.000 nuovi alberi nel territorio comunale, uno per ogni abitante. Noi non mettiamo in dubbio che riuscirà a farlo, magari ricorrendo alle prestazioni magiche di uno sciamano, visto che il Comune di Sulmona non dispone neppure di un ufficio per il verde pubblico, così come non ha un censimento del patrimonio arboreo, né un piano e né un regolamento del verde. E neppure, soprattutto, ha in bilancio i fondi per la ripiantumazione degli alberi che vengono tagliati (vedi, appunto, Piazza Garibaldi) “ .
E infine, com’era facile prevedere, le osservazioni degli ambientalisti tornano alla vicenda del concerto di Venditti. “ Visto che le priorità dell’amministrazione – si legge nel documento-sono ben altre, come quella di erogare sostanziose somme – ovvero denaro dei cittadini sulmonesi – ad organizzazioni private per eventi musicali destinati a dare lustro alla città “a livello nazionale”, come garantiscono gli stessi amministratori. Nella speranza che da Palazzo San Francesco ci rendano edotti sull’impatto che lo spettacolo di Venditti ha avuto sui media nazionali, tutti attendiamo con ansia il ritorno “culturale” e “turistico” dell’evento. Con la speranza che le torme di nuovi visitatori che esso ha generato non incappino nelle numerose buche che costellano le strade della città”.