Lo descrive Fabio Bertino originario di Torino alla sua quarta esperienza editoriale. Infatti è ancora fresco di stampa il suo nuovo libro “Italia ad altra velocità. In viaggio dal Brennero alla Sicilia con i treni regionali” dove grande attenzione è stata riservata alla nostra città,alle sue caratteristiche,alla sua storia che ha avuto modo di ammirare e apprezzare in questa sua esperienza. Ecco le sue impressioni
Sulmona, 24 settembre– Un vero e proprio giro ferroviario d’Italia che, con i treni regionali, mi ha portato a percorrere oltre 4.000 chilometri di binari dalla stazione più settentrionale della penisola fino a quella più a sud. Un meraviglioso itinerario, racconta Fabio Bertino, dalle Alpi al Mar Ionio, dalla laguna veneta al cuore d’Italia fino alla costa calabra e siciliana, dall’Adriatico al Tirreno, dalla capitale ai piccoli paesi. Un viaggio lento (da qui il titolo “Italia ad altra velocità”) alla scoperta soprattutto della provincia Italiana e delle sue tante, a volte inaspettate meraviglie.
I paesaggi, i borghi e le cittadine, la storia e le tradizioni, l’architettura e la cultura, il cibo e il vino. Su tutto, poi, i tanti piccoli/grandi incontri sui vagoni, nelle stazioni, nei dehor dei bar, nelle piazze che restano sempre i momenti più preziosi di ogni viaggio.
Un itinerario iniziato dal Brennero, la cima ferroviaria d’Italia, da dove pian piano, dopo le regioni del nord e del centro, attraverso i magnifici paesaggi dell’Appennino la linea Roma-Pescara mi ha portato in Abruzzo. Che mi ha regalato alcune delle scoperte più belle di tutto il viaggio. E fra queste Sulmona è stata senz’altro una delle più affascinanti.
Ci sono arrivato in una sera di pioggia, ma già dal mattino dopo questa splendida cittadina ricca di arte, storia e cultura mi ha accolto con il sole. Ho trascorso due giorni nel delizioso centro storico cercando di immergermi nella sua atmosfera rilassata e piacevole. Ho vagato per le stradine del centro storico fra case antiche a due piani con i portali ad arco in pietra, chiese, palazzi storici e così poco traffico da poter sentire le voci delle persone filtrare dalle finestre aperte.
Ho passeggiato con i sulmonesi la domenica mattina lungo corso Ovidio. Mi sono fermato nel dehor di un bar per ammirare con calma la splendida facciata della Santissima Annunziata. Ho visitato praticamente tutte le “premiate fabbriche” artigianali che offrono gli squisiti confetti. Sono rimasto incantato davanti al portale di San Francesco della Scarpa.
Superato lo stupefacente Acquedotto Svevo ho goduto della bellezza di Piazza Garibaldi, dove dopo un aperitivo al tramonto con il Monte Morrone sullo sfondo mi sono regalato un delizioso piatto di pasta al sugo di carne abruzzese e un bicchierino di genziana. E sono ripartito facendomi la promessa di tornare in occasione della Giostra Cavalleresca.
Ho quindi pensato di condividere con lei, ci scrive Bertino, questa bella notizia perchè il libro racconta uno dei modi più belli per viaggiare con lentezza accompagnando alla scoperta di un’Italia solo apparentemente “minore” che si rivela invece uno scrigno di meraviglie
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Fabio Bertino è nato a Torino e dopo la laurea in Economia e Commercio ho cercato di rimediare con quella in Antropologia Culturale. Oggi vive fra Alessandria e le stupende colline del Monferrato, “Italia ad altra velocità” è il mio quarto libro dopo “Worldzapping” (goWare 2016), “Destinazione Russia. Una nave e un gatto nella tundra e altri incontri stra-ordinari” (goWare 2018) e “Binari. Racconti di viaggi e di treni sulle ferrovie minori italiane” (Youcanprint 2021) e collaboro con la rivista trimestrale di reportage di viaggio Erodoto108.