Ed ora riesplode la polemica e la preoccupazione sui riflessi che questa condizione pesante puo’ avere per i cittadini.Ed oggi in Commissione i Consiglieri di ‘Patto per l’Abruzzo’ (Pd,M5S,Azione,Avs e Abruzzo insieme) hanno definito “invotabile” il provvedimento sulle Asl che ha trovato comunque il “via libera” votato a maggioranza
Sulmona, 27 settembre. È un voto contrario espresso con decisione quello delle opposizioni verso i piani di rientro presentati dalle quattro Asl nella seduta odierna della V commissione sanità. “I Piani presentati sono la conferma che il “modello Abruzzo” della sanità abruzzese, tanto decantato dal centrodestra, non è altro che un modello di inefficienza e pressapochismo, che ha portato le nostre aziende sanitarie ad accumulare un disavanzo di 199 milioni di euro. Come denunciamo da tempo, per coprire almeno una parte di disavanzo, sono previsti Piani di rientro che prevedono tagli a medicinali e prestazioni, eventuali accorpamenti dei reparti e possibili blocchi del turn-over per gli operatori sanitari.
Un programma quindi invotabile in quanto ricadrà direttamente sulla pelle dei cittadini abruzzesi” ad affermarlo al margine della Commissione i consiglieri di opposizione di PD, M5S, Azione, AVS e Abruzzo Insieme, che compongono il Patto per l’Abruzzo.
“Stupisce – continuano – il favore della maggioranza su documenti che di fatto smentiscono tutto quanto sostenuto dal centrodestra negli ultimi mesi e mettono nero su bianco il fallimento della Giunta sulla programmazione economica e l’infattibilità di progetti, come la Rete ospedaliera, giudicata a chiare lettere non finanziata da tre asl su quattro.
Le stesse osservazioni ai Piani di rientro, presentate dalla maggioranza, confermano tutte le nostre rimostranze e palesano un clima di lavoro viziato dalla volontà di scaricare la responsabilità dei fallimenti tra Direzioni Asl, Giunta e dipartimenti. Quanto accaduto è un fallimento che avevamo previsto e denunciato più volte, nonostante la propaganda serrata da parte di Fratelli D’Italia, Lega e Forza Italia.
Oggi, che le carte sono scoperte, il castello di propaganda costruito dal centrodestra implode su se stesso, con tutti i disagi che questo comporta sul diritto alla salute dei cittadini abruzzesi. Ora è indispensabile che si attui un cambio radicale nella programmazione economica e sanitaria di Regione Abruzzo: sei anni di gestione centrodestra hanno generato danni che ci vorrà grande impegno per risanare, senza spendere male neanche un euro” concludono.